Cattolica e gli autobus strapieni di giovani studenti: “Ogni anno la stessa storia”

Con l’inizio del nuovo anno scolastico è ripreso anche il servizio di trasporto pubblico per gli studenti. Quotidianamente, decine di ragazzi e ragazze delle scuole superiori prendono autobus e treni per poter raggiungere il proprio istituto e, terminate le lezioni, per rientrare a casa.
Da ormai alcuni giorni però, ragazzi e genitori segnalano problemi in alcune tratte, in particolare per coloro che da Cattolica, San Giovanni in Marignano e dalla Valconca devono andare verso Pesaro. La criticità è legata al sovraffollamento degli autobus. I mezzi sono troppo pieni, costringendo i ragazzi a stare ammassati gli uni agli altri, in piedi, oltre al rischio di rimanere a terra e saltare la corsa per la difficoltà di salire.
Nella giornata di ieri, ad esempio, c’erano talmente tanti studenti nel mezzo dedicato al servizio, uno di quelli a lunghezza doppia, che l’autista ha faticato a chiudere le porte. «Mia figlia ha detto che a volte fanno fatica a chiudersi le porte – conferma un genitore -. Tutti gli anni e-mail ad Adriabus (il fornitore del servizio ndr), ma non cambia nulla».
I ragazzi, che ormai utilizzano abitualmente i telefoni cellulari, fotografano e condividono immagini eloquenti delle condizioni in cui viaggiano. La preoccupazione dei genitori è anche quella che, non potendo trovare posto a sedere, in caso di brusche frenate, i ragazzi possano cadere e farsi male.
Non è un problema nuovo quello segnalato in questi giorni, tanto che anche nel 2023 i genitori avevano sollevato il problema sulla stampa locale. A dimostrare quanto il fenomeno sia radicato nel tempo anche le parole di chi, quella situazione, l’ha vissuta da studente: «Quando andavo a scuola, 15 anni fa, la situazione era sempre la stessa – racconta un marignanese -, e anche quella volta articoli sui giornali e su internet. È cambiato per un anno, perché hanno messo un autobus in più, ma poi è tornato tutto come prima. Parlo per esperienza personale perché dall’Agraria di Pesaro dovevo arrivare fino a San Giovanni e, quando andava bene, riuscivo a sedermi solo arrivato a Cattolica, alla fermata di San Pio. Sa quante volte i miei genitori insieme ad altri hanno chiamato per questo disagio? Ogni anno aumentava il costo dell’abbonamento e le cose non cambiavano. Spero che in futuro si possa fare qualcosa».