Cattolica, Massimo Ranieri all'arena della Regina

Massimo Ranieri torna quasi ogni anno in Romagna, ma ogni volta è un pienone, un successo. Sarà certamente così anche questa sera all’Arena della Regina di Cattolica, dove il cantante, attore, regista, produttore e attore napoletano si esibisce nel suo repertorio.

Ogni volta è sempre come ripercorrere gli ultimi 50-60 anni della nostra vita, dell’Italia della canzone melodica, quella che riesce ancora ad attirare generazioni che vanno dai 10 agli 80 anni. Continuando a proporre il suo “Sogno e son desto” (ormai le repliche sono diverse centinaia), e riuscendo sempre a coinvolgere il pubblico non solo con la sua potente voce, ma anche con la sua personalità, con la sua capacità di coinvolgere e di far vibrare le corde dell’emozione.

Lo spettacolo sembra tutto “naturale”, ma Ranieri invece è un grandissimo professionista, un perfezionista che si prepara fisicamente, mentalmente e anche con una vita e un’alimentazione sana. Sono decenni che è continuamente sul palco, ormai ha 70 anni, ma a vederlo gliene dareste tutt’alpiù 50. L’esperienza, la classe, la simpatia e l’empatia che mette in campo sul palco sono inarrivabili. Continua ad essere uno dei performer italiani più richiesti nel mondo, non solo in Italia. Anche perché il suo show non è fatto solo di canzoni, ma di tante trovate coinvolgenti che ne fanno uno spettacolo completo, un’immersione totale nel suo mondo da quando, bambino poverissimo, intratteneva i turisti per pochi spiccioli. Poi sappiamo com’è andata: l’impresario che lo manda adolescente in America, il successo, i tanti festival e premi vinti, i 14-15 milioni di dischi venduti, le decine, centinaia di spettacoli tra teatro, cinema, televisione e palcoscenico dal vivo.

Un bagaglio di esperienze che Massimo porta sulle spalle non come un fardello ma anzi come un dono che ha ricevuto e che ogni sera restituisce al pubblico che ne ha decretato il successo. Meritatissimo e longevo come pochi.

Sarà che ogni volta che sale sul palco sembra la prima, tanta è l’emozione che lo prende e che comunica a chi lo ascolta. E per rompere il ghiaccio comincia a raccontare aneddoti sulla sua vita, in una continua alternanza tra musica e teatro, canzoni e racconti, serietà ed ironia, passando da canzoni a monologhi, momenti comici ma anche riferimenti a Shakespeare o Alda Merini.

Un calore, il suo, restituito con applausi altrettanto ricchi di energia, in particolare dopo “Erba di casa mia”, “Se bruciasse la città” e “Perdere l’amore”. Pochi hanno una presenza scenica così brillante, che lu sottolinea cambiando giacca spesso e volentieri a evidenziare ogni periodo della sua vita artistica. Tra i quali non manca il tip tap, perché Ranieri sa anche ballare...

Info: Pulp Live Concerti 329 0058054

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