Cattolica, il pittore Guido Di Carlo devolve il ricavato dei suoi quadri ai profughi ucraini

Cattolica

Inaugurata lo scorso sabato pomeriggio, 16 aprile, "Il coraggio di osare", l'esposizione del pittore Guido Di Carlo che, in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Cattolica, ha deciso di devolvere il ricavato della vendita dei suoi quadri in favore delle necessità legate all'emergenza della guerra in Ucraina, ed in particolar modo ai bisogni dei profughi presenti sul nostro territorio. Per volontà dell'artista, allo scopo di sensibilizzare i visitatori su tale drammatico tema, sulle opere esposte verrà applicato uno sconto del 30% rispetto al listino.  

A complimentarsi Di Carlo, a nome di tutta l'Amministrazione, vi erano il vice sindaco ed assessore al Turismo, Alessandro Belluzzi, e l'Assessore alla Politiche sociali, Nicola Romeo. "Abbiamo da subito abbracciato lo spirito solidale dell'iniziativa di questo artista. Un gesto di grande cuore. Invitiamo cittadini e turisti - spiegano Belluzzi e Romeo - a visitare la mostra e, se ne avranno la possibilità, a contribuire acquistando qualche opera. Sarà il modo portarsi con sè la bellezza artistica donata da Di Carlo ma soprattutto tanta bellezza nell'animo per lo scopo nobile a cui si è preso parte". Le somme raccolte saranno versate sul fondo "Cattolica - città solidale" (C/C Postale n. 14353478 - Iban: IT70K0760113200000014353478).

La mostra resterà aperta al pubblico tutti i pomeriggi sino al prossimo 28 aprile dalle 16.00 alle 19.00. Guido Di Carlo, pesarese di nascita, giramondo per vocazione, ha avuto fin da giovane la passione per la pittura frequentando per alcuni anni lo studio del Prof. Guerrino Bardeggia, imparandone i segreti dell'arte. La sua esperienza artistica è progredita con la partecipazione a concorsi pittorici e mostre sia personali che collettive riscuotendo elogi e consensi dalla critica, a cui hanno fatto seguito mostre allestite all'estero, in particolare in Germania, Francia, Svizzera, Spagna ed infine in America a New York. Attualmente si è ritirato a vivere in un casolare ai confini del Parco San Bartolo (in via Siligata 12) ma, non sazio, continua con grande impegno a dedicare interesse ad espressioni artistiche d'avanguardia, desideroso ancora di destare pathos e fermento in chi si avvicina alle sue opere: "l'arte apre il cuore e l'anima e la via verso i sogni... se ci fossero sogni da vendere, quale compreresti? Il coraggio di osare, chiosando il titolo della mostra, è anche quello di chi, più sensibile e fortunato, si dimostra generoso verso gli altri".

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