Cattolica, gli ambulanti: "Sfrattati dal lungomare"

Gli operatori del mercatino artigianale “sfrattati” dal lungomare dopo 21 anni. La decisione dell’Amministrazione Foronchi mette a rischio il futuro di 19 piccole attività e di altrettante famiglie. Sono gli stessi operatori a lanciare l’allarme dopo le recenti decisioni di palazzo Mancini.

«Quando ci fu la presentazione del progetto del lungomare – raccontano gli artigiani -, l’allora sindaco Mariano Gennari, confermò la nostra presenza una volta ultimati i lavori. Fino a quel momento non avevamo ragione di temere alcunché. Anche nell’ottobre del 2022, quando ci fu l’incontro sui lavori della vasca di laminazione e la porzione di lungomare che ci riguardava (tra hotel Vienna e Kursaal), l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Uguccioni ci confermò la stessa posizione».

Il Comune cambia idea

Quelle che sembravano certezze sono però mutate improvvisamente. «Quando, dopo averlo richiesto, lo scorso novembre una nostra delegazione ha incontrato la sindaca Foronchi e il vice sindaco Belluzzi – ricordano gli operatori -. ci hanno detto che i banchi non ci sarebbero stati, proponendoci di trasferirci in piazza del Mercato coperto. Gli abbiamo fatto presente che spostarci lì, avrebbe rappresentato la nostra morte commerciale e siccome il problema sembrava essere legato alla dimensione dei banchi (attualmente sono 3 metri di superficie), per andare incontro all’Amministrazione abbiamo proposto di ridurli a 2».

Questo sacrificio sembrava potesse rappresentare la soluzione giusta e palazzo Mancini si incaricò di metterlo sulla carta.

Doccia fredda

«Invece il progetto che ci hanno presentato lo scorso 26 gennaio prevedeva solo 10 banchi – spiegano gli ambulanti -. In quella occasione era presente solo il vicesindaco Belluzzi che è tornato a proporci di spostarci in piazza del Mercato o sul lungo Ventena e ha spiegato che la decisione di inserire solo quel numero di operatori sul lungomare era una scelta politica che mirava a tenere tenerlo il più libero possibile e consentire di vedere il mare. In realtà lo spazio per continuare a stare tutti in quel tratto di lungomare ci sarebbe – concludono gli operatori -. Tra l’altro di notte il mare non è che si veda e al massimo andremmo a coprire le cabine, per questo riteniamo la scelta dell’Amministrazione incomprensibile».

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