Castel San Pietro: falso in bilancio, misure cautelari e sequestri

Imola

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del gip Alberto Ziroldi, un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tre esponenti apicali di una nota società per azioni con stabilimento a Castel San Pietro operante nel settore della bioplastica e quotata in Borsa nel segmento AIM, ritenuti responsabili dei reati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. E’ stato altresì disposto il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per 150 milioni di euro. 

Si tratta, nello specifico, del socio e presidente del consiglio di amministrazione, sottoposto agli arresti domiciliari, del socio e vice presidente del consiglio di amministrazione e del, presidente del collegio sindacale, destinatari questi ultimi di una misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche. 

L’operazione denominata “Plastic bubbles”, che vede complessivamente indagate nove persone (fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore), nasce dal monitoraggio svolto dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria dell’andamento delle contrattazioni in Borsa relative ai principali titoli azionari di aziende operanti nell’area bolognese.

Le attività di sequestro hanno avuto ad oggetto beni e risorse finanziarie degli indagati fino al raggiungimento dell’importo del profitto del reato, quantificato in 36 milioni di euro, nonché le azioni della società quotata nella disponibilità degli stessi, il cui valore ammonta a circa 115 milioni di euro. 

Contemporaneamente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari sono state eseguite numerose perquisizioni fra Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. 

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