Castel San Pietro, cantiere in anticipo per la rotatoria al casello

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L’obiettivo è quello di anticipare l’apertura del cantiere per la rotatoria all’imbocco del casello autostradale A14 entro la fine dell’anno, accorciando i tempi rispetto alla partenza dei lavori per l’ampliamento della quarta corsia prevista per la primavera 2023. E’ l’intento dell’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme, che ieri ha avuto il placet anche del Consiglio comunale. Durante la seduta il sindaco Fausto Tinti ha presentato all’assemblea – che lo ha approvato e dichiarato immediatamente eseguibile – lo schema di convenzione da stipularsi tra Autostrade per l’Italia, Città Metropolitana di Bologna (futura proprietà dell’infrastruttura e responsabile della sua gestione e manutenzione) e il Comune, che consentirà di partire con l’adeguamento dell’intersezione esterna dell’autostrada con la viabilità ordinaria tramite la realizzazione di una rotatoria antistante l’attuale svincolo e il finanziamento da parte di Autostrade per l’Italia di una seconda rotatoria all’intersezione tra la strada comunale San Giovanni e la strada provinciale 31 Stradelli Guelfi. Tra le novità importanti dello schema di convenzione vi è il fatto che per accelerare l’iter di realizzazione della rotatoria antistante lo svincolo dell’A14, la stessa non sarà più a cura e spese di Autostrade per l’Italia ma ad opera del Comune di Castel San Pietro Terme, che la finalizzerà tramite il finanziamento da parte di enti terzi. «Stiamo lavorando alacremente e finalmente vediamo la luce per la realizzazione di questa infrastruttura che il territorio aspetta da tempo – dichiara il sindaco Fausto Tinti – e che, assieme all’ampliamento dell’autostrada con la quarta corsia, rivoluzionerà e metterà in sicurezza tutto l’assetto della nostra viabilità. Ricordo alle cittadine e ai cittadini che fino al 2018 la realizzazione della rotatoria sull’A14 doveva essere in capo ad Autostrade; poi, a causa delle incertezze sullo sviluppo dell’ampliamento della quarta corsia e delle altre controversie che hanno riguardato la società, il crollo del ponte di Genova in primis, questa Amministrazione ha assunto l’importante decisione di realizzarla autonomamente attraverso lo sviluppo del polo logistico San Carlo. Mettere in sicurezza un nodo stradale ad alto livello di incidentalità e, contestualmente, non rallentare lo sviluppo della nostra economia, era una delle nostre priorità».

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