Castel del Rio, intervista a Baldazzi sindaco per la terza volta

Imola

Alberto Baldazzi ha fatto tris, è sindaco di Castel Del Rio per la terza volta consecutiva, come consentito per i comuni sotto i 3.000 abitanti, ed è molto soddisfatto della squadra eletta e del risultato portato a casa, che lo ha visto vincente con un consenso del 79,21%.

Non tutti possono vantare tre mandati consecutivi, ma nemmeno tutti avrebbero la voglia di farlo, soprattutto ora che la politica non attira grande stima. Cosa l’ha spinta a ricandidarsi?

«Sento che ci sono alcune pagine molto importanti ancora da scrivere, ma il vero motivo è che sento il radicamento nel territorio molto forte. Ammetto che non avrei trovato facile la rinuncia al lavoro da sindaco, a meno che non emergessero alternative all’interno della lista, perché la cura di Castel Del Rio è una cosa che faccio volentieri».

Per come è andata, pare che nella nuova squadra di alternative non ce ne fossero.

«Circa un anno fa ci siamo confrontati all’interno e abbiamo individuato le cose che c’erano ancora da fare, prima di tutto la scuola. In quell’occasione abbiamo deciso di andare avanti così. La mia candidatura è stato un normale proseguimento, anche se il gruppo consigliare è quasi completamente rinnovato. Solo le due ex assessore Daniela Masi ed Elisabetta Masi sono riconfermate. Gli altri sono tutti nuovi, anche i 3 consiglieri di opposizione».

Oltre che rinnovato il gruppo consigliare è anche molto giovane. A tempo di record ha già formato la giunta con i due consiglieri più votati e più giovani, i cui incarichi saranno formalizzati oggi. Ci saranno consiglieri delegati?

«Su 8 consiglieri 6 sono nuovi, e Davide Righini e Annamaria Mazzini sono stati i più votati. A loro ho proposto di entrare in giunta e hanno subito accettato ma per la ripartizione delle deleghe ci stiamo ancora confrontando. Sicuramente terrò il personale e il bilancio. Tra i consiglieri invece, per l’esperienza nella Coldiretti, affiderò a Raffaella Cantagalli i temi dell’agricoltura e del turismo, che ha già accettato. Non escludo potrebbero esserci altre deleghe al di fuori della giunta».

Si è rinnovata anche l’opposizione. La lista di centrodestra per Castel Del Rio ha ottenuto 3 seggi: la destra rientra in Consiglio dopo anni di assenza. È preoccupato, considerata anche la partecipazione al voto scenda dal 70% del 2016 al 56,29%?

«Non mi preoccupa nessuna forza politica se ci sono persone responsabili. Non ho mai escluso nessuno, sono nato politicamente al centro e mi è stato sempre insegnato a parlare con tutti. Cosa che faccio nella vita e in politica. L’astensione ci pone una domanda. Nell’ultimo anno la politica è stata al centro o ancilla? Penso debba tornare al centro, senza subire decisioni prese altrove».

In campagna elettorale ha indicato le 4 priorità per l’azione di governo, che riparte da dove si era interrotta. A che punto siete?

«Partiremo con la nuova scuola media. In questi giorni stiamo ultimando l’affidamento all’impresa di costruzione e a breve si aprirà il cantiere, che ci terrà impegnati fino a primavera. Dato che il nostro bilancio non permette di tenere aperti più cantieri, la programmazione va conseguenza. Subito dopo verrà la viabilità, per cui ci sono già circa 80.000 euro: alcuni tratti di strada da sistemare sono già stati individuati. Anche per i lavori al fondo della piazza abbiamo già riservato 220.000 euro. Serviranno per rifare il ciottolato tra il Palazzo Alidosi e l’intersezione con la Montanara, arrivando praticamente davanti al Gallo. Si tratta di circa 850 metri quadri. Per l’illuminazione, invece, che era l’ultimo punto, dobbiamo ancora programmare economicamente l’intervento».

Un Consiglio in larga parte rinnovato

A Castel Del Rio, dove Alberto Baldazzi è stato riconfermato sindaco per la terza volta consecutiva, è stato eletto un consiglio comunale quasi completamente rinnovato. Solo il rapporto tra maggioranza e opposizione di 8 a 3, sindaco compreso, è rimasto invariato. La lista Per Castel Del Rio del neoeletto sindaco vede riconfermate solo l’ex vicesindaca e assessora Daniela Masi con 16 preferenze e l’assessora Elisabetta Masi con 13 voti. Un risultato che è valso loro l’ingresso in giunta l’hanno raggiunto invece i due candidati più giovani: i presto assessori Davide Righini di 34 anni e Annamaria Mazzini di 31 anni hanno ottenuto rispettivamente 45 e 24 preferenze. Un gradino subito sotto si piazza Raffaella Cantagalli, con 23 voti, a cui Baldazzi ha affidato le deleghe al turismo e all’agriturismo per via della sua esperienza in Coldiretti in qualità di consigliera delegata. Seguono poi Marco Dall’Osso e Stefano Sabioni, rispettivamente con 19 e 13 preferenze. Esclusi dal consiglio restano gli ex consiglieri Sergio Galeotti e Gabriele Ciarlatani, con 7 e 6 preferenze, e Franca Poggiali con 4 preferenze.

All’opposizione siederà la lista Centrodestra per Castel Del Rio del candidato sindaco Fabio Morotti, sostenuto dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Forza Italia, dopo anni di assenza dal Consiglio. I tre nuovi consiglieri saranno il candidato sindaco Fabio Morotti che ha totalizzato 110 voti, quindi Giovanni Linguerri e Matteo Elia Luigi Iervolino, i quali hanno ottenuto entrambi 12 preferenze.

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