Castel Bolognese, vandali danneggiano il Sentiero della Legalità

Faenza

«Il Sentiero della Legalità è stato sfregiato da vandali: un attacco vile ai valori che ci rappresentano e che costituiscono l’identità della nostra istituzione comunale».
Con queste parole il sindaco Luca Della Godenza condanna la vandalizzazione avvenuta al parco fluviale nella notte tra lunedì e martedì.
E’ qui che ignoti hanno imbrattato con scritte oltraggiose, danneggiato arredi ed altri elementi dell’intero Sentiero: un percorso partecipativo promosso dal Comune e dall'Unione della Romagna Faentina, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
“Qua nulla è legale” e ancora “Comune = Mafia” oppure “Pd = Mafia” sono le scritte con la vernice nera, lasciate addirittura sulla pavimentazione.
Caccia agli autori
Ad essere presi di mira i pannelli con numeri e informazioni sulla legalità, con frasi, slogan comunicativi sulla pace, sulla sicurezza sul lavoro e le installazioni con opere di riciclo.
«Per individuare gli autori del gesto – fa sapere il Comune – abbiamo messo in campo tutte le azioni possibili: denuncia ai carabinieri, alla Questura e alla Prefettura. Intanto abbiamo ripristinato il luogo che ogni giorno accoglie centinaia di persone».
Il danno economico non è stato ancora quantificato. «Purtroppo – ha aggiunto il sindaco – non vi sono telecamere, ma abbiamo in progetto di metterle. Al momento vogliamo dare una risposta forte a questo attacco, perciò organizzeremo per sabato alle 10 una camminata dal Municipio in piazza Bernardi fino al Parco fluviale».
A stigmatizzare l’episodio è intervenuta anche l’Anpi di Castel Bolognese: «Esprimiamo la nostra condanna al vile gesto e vogliamo testimoniarlo con la nostra presenza alla camminata di sabato – viene rimarcato –. Riteniamo grave tale oltraggio: un’offesa a tutti i castellani sia per il contenuto irriguardoso delle frasi, sia per la mancanza di rispetto per un bene pubblico che ha un significato importante per la comunità. Chiediamo che sia fatto il possibile per individuare gli autori». F.D.

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