Castel Bolognese, sollecitati i lavori per Ciclovia e casse di espansione

Faenza

«La Ciclovia del Senio non decolla con la spinta necessaria, mentre le casse di espansione ora vedono il traguardo ma la data di arrivo è ancora incerta». In questi termini, al fine di accelerare i processi di realizzazione delle due opere è intervenuta l’associazione “Amici del Fiume Senio”.

Il presidente Domenico Sportelli ritiene questa fase “cruciale” quindi «è ora di portare a termine gli impegni presi» afferma, chiedendo di «poter partecipare alle successive fasi di definizione».

Sulle casse di espansione la Regione con l’assessora Irene Priolo ha annunciato «un cronoprogramma di interventi per recuperare il tempo perduto, accompagnando la fase di progettazione esecutiva verso la parte degli espropri, in modo che al termine di questi adempimenti, si possa realizzare l’invaso».
Si tratta del secondo invaso «perché uno è già concluso – spiega Sportelli – mentre l’altro col tempo ha modificato lo scenario: si è creata una vasta zona umida popolata da una fauna di grande interesse naturalistico. Il progetto, che la Regione dice ‘sarà rivisto’, dovrà essere una sintesi avanzata fra sicurezza, razionale utilizzo della risorsa acqua, equilibrio e tutela ambientale, perciò chiediamo di potere esprimere le nostre opinioni, in quanto crediamo di avere finora dimostrato in innumerevoli occasioni il nostro impegno per la causa».

In merito al progetto preliminare della Ciclovia, «proponiamo che si decida un Comune capo fila – continua Sportelli – e un tavolo al quale fornire il nostro contributo». E ancora: «Il percorso è indicato dai Comuni come una delle principali opere di transizione ecologica e con i requisiti per accedere ai finanziamenti europei (Pnrr). A livello nazionale i consorzi di bonifica parlano di migliaia di km di piste ciclabili da realizzare lungo i corsi d’acqua (canali e fiumi) e hanno calcolato che ogni euro investito possa avere una ricaduta di tre euro e mezzo nel territorio: occorrono perciò coraggio e determinazione».
Argini, stradelli, sentieri
Negli ultimi 9 anni gli “Amici del Senio” hanno ampiamente contribuito a creare consenso intorno all’idea di attrezzare gli argini in pianura, gli stradelli e i sentieri nella zona collinare per favorire la mobilità dolce. E forniscono anche dei numeri: ben 250 iniziative pubbliche con il coinvolgimento di oltre 7mila persone, una petizione firmata da 1.200 cittadini, 5 mostre fotografiche, 3 concorsi (fotografia, pittura e scrittura).
Inoltre è stata promossa la ciclopista collegata alle eccellenze del nostro territorio: la ristorazione, le cantine, i birrifici, il km zero, l’artigianato, i B&B, le esperienze museali, il centro di ricerca vitivinicolo, i parchi della Vena dei Gessi e del Delta del Po, la strada del foliage di Tebano, la diga Steccaia, il molino Scodellino, le chiese di campagna. Non sono mancati i flash mob: nel 2015 con badili e carriole a sostegno dell’invaso di espansione e «presto – conclude Sportelli - ne faremo un altro per sensibilizzare a terminare in breve tempo i due progetti».

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