Castel Bolognese, musica, teatro e danza nell'estate lungo il Senio

Faenza

Un cartellone culturale estivo che si snoda lungo i luoghi simbolo del bacino idrografico locale: il fiume Senio e il canale dei Mulini. Le due vie d’acqua hanno nel Mulino Scodellino un ideale centro attrattivo «capace di accogliere l’arte, riscoprire la cultura e le tradizioni del passato, che fanno di noi ciò che siamo» ha riferito ieri Rosanna Pasi, presidente dell’associazione Amici del Mulino Scodellino nel presentare la rassegna “ProSenio” teatro, danza, musica e canto lirico lungo le anse del fiume. Sono sei le date in agenda dal 26 giugno al 6 di agosto (accesso su prenotazione al 339 6487370). Tre tappe sono fissate al Mulino e altrettante spalmate tra la leonardesca diga Steccaia (nei pressi di Tebano), Castel Bolognese (cortile della casa museo Biancini) e Solarolo (piazza Gonzaga). Il cartellone coinvolge le associazioni Amici del fiume Senio e Cultunauti oltre a diversi partner tra i quali anche il comune di Castel Bolognese e la Pro loco. Le performance saranno inoltre un’appendice “in presenza” al seminario sulle arti svoltosi on line tra il novembre 2020 e il febbraio 2021 in collaborazione con il polo liceale di Lugo: gli studenti potranno approfondire quanto trattato via web. L’orario sarà sempre alle 21. Si parte sabato 26 giugno con “Toscanini next: dal tango al valzer, da Tchaikowsky a Casadei” e si prosegue mercoledì 30 alla diga Steccaia con un Concerto per l’acqua (soprano Angela Gandolfo, al pianoforte Roberto Barriali) e sabato 17 luglio all’anfiteatro Scodellino quando sarà di scena la danza “Bolero Soiree con la compagnia di Michele Merola. Venerdì 23 luglio la corale Gazzotti presenta Anima Mundi al Mulino; il 2 agosto si prosegue con Dannatissimo Dante, lezione spettacolo per tradurre l’inferno (Cortile Biancini). Il 6 agosto conclusione a Solarolo con il teatro di Marco Baliani in “Assai Furioso Orlando”.

Nel commentare il programma, gli organizzatori hanno rimarcato l’importanza del ritorno ad eventi in presenza: «c’è voluta volontà e sentimento» ha detto il vice sindaco Ester Ricci Maccarini. Per Domenico Sportelli (Amici del Senio) «è una ripresa del modello di vita che ci distingue: sviluppare l’arte e la cultura lungo il tragitto di un fiume è un importante contributo alla cultura del territorio, perché tutto nasce dalla vie d’acqua. La diga Steccaia è un monumento unico che intendiamo valorizzare anche attraverso queste manifestazioni». Alessandro Dari della Pro loco è particolarmente soddisfatto della serata nel Cortile Biancini e dell’abbinamento con Dante: «Biancini – ha detto – fu molto ispirato nelle sue opere dall’Inferno dantesco». Carlo Bonfiglioli (Cultunauti di Solarolo) è intervenuto sull’appuntamento conclusivo del 6 agosto: «è un’occasione per valorizzare il Borgo solarolese, unica parte del paese indenne ai bombardamenti dove si trova un altro antico mulino, dimenticato. Abbinato al teatro ci sarà un tour in paese alla scoperta di opere sorprendenti e poco conosciute, come la scultura Madonna del Verrocchio nel palazzo comunale».

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