Castel Bolognese, lavori finali per la ciclovia del Senio

Faenza

Partiranno ad inizio marzo i lavori della ciclovia del Senio nel tratto già approvato e finanziato, ovvero dalla diga Steccaia a Tebano al Mulino Scodellino. Il percorso, intorno ai sei chilometri, con alcune parti già fruibili che saranno raccordate e messe a sistema, collegherà due eccellenze del territorio in fregio al fiume, la prima a monte l’altra a valle di Castel Bolognese. «L’intervento sarà suddiviso in due parti – spiega il sindaco Luca Della Godenza –. A marzo saranno interessati diversi percorsi ciclabili oggi discontinui che saranno messi in connessione con la ciclovia e costituiranno un reticolo di accesso e sbocco a zone urbane, come la stazione ferroviaria o il centro storico. Saranno messi in sicurezza con illuminazione e impianti sensoristici quattro incroci pericolosi. A seguire inizieranno i lavori in argine che consentiranno di proseguire dall’attuale percorso fluviale per ulteriori quattro chilometri. Lungo il tragitto saranno installati pannelli informativi e turistici. Per raggiungere il Mulino sarà attrezzata allo scopo via Farosi».

Contributi regionali

Il progetto era approdato in Regione tramite bando sulla ciclo viabilità, arrivando terzo assoluto, ammesso quindi ad un contributo di 380mila euro ai quali il Comune ne ha aggiunti 240mila. «Quando con l’allora sindaco Daniele Meluzzi e io assessore – continua Della Godenza – decidemmo di partecipare al bando sapevamo che sarebbe stata una sfida impegnativa ma grazie ad una visione d'insieme e alla fondamentale spinta propositiva dell’associazione Amici del fiume Senio ora siamo molto soddisfatti di mandare in porto il progetto. Un ruolo importante ha infatti giocato l’associazione presieduta da Domenico Sportelli che da diversi anni è impegnata nel valorizzare il fiume Senio dal punto di vista ambientale, culturale e turistico. Numerose le iniziative intraprese tra le quali la proposta di inserire l’intero percorso del Senio, dalla sorgente al Reno e quindi fino al mare, tra le opere ammesse ai finanziamenti Europei del Pnrr, importante vettore di transizione ecologica. In merito è stata avanzata la proposta di coinvolgere gli altri territori toccati del fiume ed eleggere un comune capofila».

Della Godenza continua sottolineando come si preveda di completare il tragitto «entro fine estate, quando sarà fruibile dagli amanti della bicicletta o da chiunque vorrà correre o passeggiare in sicurezza sia sull'argine sia in centro abitato. Di certo apre nuove prospettive di promozione paesaggistica del Senio e del Canale dei Mulini, sia quale percorso storico legato alla memoria (il Senio segna la Linea Gotica), sia quale Sentiero della Legalità che insiste sull’argine, dal grande significato morale. Sicuramente è un passo decisivo verso il miglioramento culturale e ambientale del nostro paese».

I due capolineaMulino Scodellinoe diga Steccaia

I due capolinea della ciclovia sono un’attrazione turistica, che il collegamento ciclabile renderà ancora più appetibile.

Il manufatto della diga Steccaia è uguale a quello disegnato da Leonardo Da Vinci, rappresentando una rilevante eredità culturale da preservare e valorizzare, per alcuni addirittura “un monumento nazionale”. L’opera risale al XIV secolo, costruita per dare acqua ai fossati dei castelli e ai mulini. La diga necessita di continue manutenzioni, sempre avvenute nel corso dei secoli.

Il Mulino Scodellino fu invece costruito tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400 e rappresenta un unicum di edilizia industriale ante litteram. Deve probabilmente il suo nome alla “scudella” di farina che il mugnaio tratteneva per la molitura. Ristrutturato nel 2010 è tornata funzionante anche la vecchia macina, che produce una farina di grande qualità con il metodo medioevale.

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