«Sono felice che finalmente i lavori siano partiti e spero che terminino nel minor tempo possibile senza complicazioni». Così il sindaco di Fontanelice, Gabriele Meluzzi sull’apertura, ieri, del cantiere per la realizzazione del bypass sulla Sp 33 Casolana.
Come noto il percorso della bretella sarà diverso rispetto a quanto ipotizzato nelle scorse settimane, in modo da agevolare il ripristino definitivo della provinciale una volta arrivati i 2,1 milioni di euro promessi dal Governo. Sarà infatti realizzata cinque metri a monte della frana, ma alla stessa quota della carreggiata danneggiata e sarà lunga circa 100 metri. Sul posto, per l’apertura del cantiere, erano presenti ieri i tecnici e gli operai della Cti Imola, la ditta che eseguirà i lavori, l’ingegnere geotecnico incaricato dalla Città metropolitana Claudio Comastri e il proprietario del terreno dove verrà realizzato il bypass. «Dopo gli sfalci del verde e la pulizia del fango, il cantiere è partito con l’individuazione delle zone dove verranno effettuati i lavori, in particolare dove saranno piantati i picchetti necessari per delineare il tracciato e procedere così con lo scavo del terreno – spiega Comastri –. Probabilmente domani (oggi, ndr), arriveranno le prime ruspe e i primi camion per sistemare alcune piccole frane, mentre da martedì prossimo inizieranno gli scavi veri e propri per la bretella».
In programma, però, ci sono anche altri interventi. «La prossima settimana saranno tagliati alcuni alberi, piante autoctone e non di rilievo, che abbiamo constatato essere d’intralcio ai lavori, mentre mercoledì sarò presente personalmente per tracciare le trincee drenanti, opere fondamentali per la stabilizzazione della scarpata. La sistemazione della strada è importante, ma la regimazione delle acque lo è allo stesso modo, soprattutto in vista dell’inverno, anche se questo intervento farà crescere il costo complessivo del cantiere (più dei 100 mila euro previsti inizialmente, ndr). La neve, infatti, non tutti lo sanno, sciogliendosi lentamente può creare danni peggiori rispetto alla pioggia».