Casola Valsenio, la morte dell'ex sindaco Marino Fiorentini

Faenza

Una morte inaspettata, prematura e improvvisa quella dell’ex sindaco Marino Fiorentini. Si è accasciato lunedì sera mentre era a cena in un ristorante a Fontanelice: è stato chiamato il 118 ma per lui non c’era più nulla da fare. Aveva 60 anni e avrebbe compiuto i 61 a novembre. Attualmente era titolare de “Il Prato dei Fiorentini” noto ristorante di Casola Valsenio a gestione famigliare che lunedì aveva il suo giorno di chiusura.
Una morte così improvvisa che per certi versi ricorda quella dell’ex sindaco di Faenza, Enrico De Giovanni, avvenuta nel 1999 mentre si trovava a una serata di beneficenza presso il Pamela, la balera sulla via Emilia.
Lunga carriera politica
La carriera politica di Fiorentini lo aveva visto ricoprire le cariche di sindaco di Casola Valsenio dal 1995 al 1999, a capo di una coalizione di liste civiche di centrosinistra, di consigliere provinciale dal 1993 al 1997, di assessore ai Lavori pubblici in Provincia di Ravenna nella giunta guidata da Francesco Giangrandi nel 2001, di assessore al Bilancio e ai Lavori pubblici dal 2004 nel comune collinare e dal 2006 ancora ai Lavori pubblici in Provincia. Nel 2017 l’assemblea congressuale del Pd lo aveva eletto segretario del partito a Casola Valsenio.
La sua scomparsa ha colto tutti di sorpresa: alcuni non si capacitano di averlo incontrato il giorno stesso in giro per il paese. Poi l’annuncio del sindaco Giorgio Sagrini che insieme alla giunta, al consiglio comunale e ai dipendenti hanno diffuso un manifesto ufficiale di condoglianze e di partecipazione al lutto, ricordandone «con riconoscenza l’impegno politico e civile a favore della comunità casolana, oltre alla dedizione per la famiglia e il lavoro».
Il ristorante di famiglia
«Era appassionato di funghi – rammenta Sagrini – ed esperto di cucina, alla quale si dedicava assiduamente nel suo ristorante». Una cucina di cui è pilastro il figlio Alberto, laureato in sociologia e autore di saggi, fra i quali l’ultimo “L’Assoluto” è stato presentato al ristorante il 2 agosto scorso. Proprio in quell’occasione Marino Fiorentini volle dimostrare tutto il suo amore e orgoglio paterni, scrivendo sui social un messaggio ad Alberto, messaggio che oggi suona premonitore, come un’eredità spirituale: «A mio figlio, al mio campione, lavoratore instancabile, pilastro della nostra cucina, dico: il tuo percorso continua, non fermarti mai e quando le tue gambe sono stanche, cammina con il cuore».
Per l’ex sindaco erano una passione e uno svago le lunghe passeggiate tra i monti, mirate proprio alla ricerca di funghi, che conosceva bene: ad ogni ritrovamento ne postava le foto sulla sua pagina facebook.
I funerali
Marino Fiorentini lascia la moglie Loretta, il figlio Alberto, una sorella, la madre e altri parenti, ma sono tanti i casolani che anche sui social hanno voluto associarsi al lutto e ricordarlo con affetto. Molti vorranno tributargli oggi l’ultimo saluto alla cerimonia funebre fissata alle ore 15 nell’abbazia di Valsenio. Il Comune sarà presente con il gonfalone. In municipio bandiere a mezz’asta.

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