Casena, cadono tutte le accuse per gli indagati del caso "Habenas"

CESENA. Dopo quasi tre anni di accertamenti da parte della magistratura, sono cadute tutte le pesanti accuse collegate alla vicenda “Habenas”. Quella che scatenò una bufera anche politica, colpendo tra gli altri l’assessore Tommaso Dionigi, fino a spingerlo a dimettersi negli ultimi giorni di gennaio del 2017, dopo 4 mesi di durissimi attacchi che aveva subìto dai consiglieri di minoranza. Tutto era legato a un incarico che fu affidato ad una società, appunto “Habenas”. Avrebbe dovuto compiere uno studio sui locali sfitti in centro e presentare un piano di rilancio, attività a cui poi rinunciò a seguito delle polemiche. Di quella società faceva parte anche l’assessore Dionigi e quello fu il nodo principale della questione, che portò i gruppi d’opposizione a disertare addirittura, in segno di protesta, diverse sedute del consiglio comunale, gridando allo scandalo e facendo fronte comune.

Indagati innocenti
Poi, alla fine del 2016, il Movimento 5 Stelle innescò un’inchiesta di natura penale, facendo una segnalazione alla Procura del Tribunale di Forlì. A quel punto, la Guardia di finanza sviluppò approfondite verifiche in merito a presunti intrecci d’interesse tra la società “Habenas”, il Comune e Cesenalab. Al vaglio c’erano ipotesi di reato che, a seconda delle differenti posizioni degli indagati, andavano dalla corruzione all’abuso d’ufficio e al falso ideologico. Adesso anche per gli ultimi cinque degli otto indagati che erano ancora indagati il gip ha disposto l’archiviazione, dopo che per tre si era già appurata l’insussistenza di reati. Con questo atto è stata accolta la richiesta avanzata dal pubblico ministero, che non ha ravvisato alcuna responsabilità penale.

I dettagli nel Corriere Romagna oggi in edicola

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui