Casa, incubo sfratti nel riminese. A rischio 540 famiglie

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Si annuncia una vera e propria emergenza casa in vista dell’anno che verrà, aggravata dal via libera agli sfratti bloccati per due anni a causa della pandemia. Su scala provinciale sono 540 le famiglie che rischiano di perdere il tetto.

“La situazione è critica”

«Nel 2023 il Comune ha intenzione di mettere in fila un numero di azioni integrate, che vanno dall’edilizia alle misure tributarie, che hanno lo scopo di aggredire, per quanto possibile, il problema dell’abitare e in particolare degli sfratti». Inizia così l’analisi di Kristian Gianfreda, assessore ai servizi sociali.

La priorità è la casa. «La nostra città si troverà a dover affrontare una questione sociale non semplice legata alla moratoria del blocco degli sfratti introdotta con lo scoppio della pandemia. Già tra il 2021 e il 2022 nel territorio a livello provinciale c’è stato uno slittamento e per il prossimo anno le previsioni indicano parecchie centinaia di queste situazioni. Siamo al lavoro – aggiunge l’assessore – per non presentarci inermi di fronte a tutto ciò: il diritto alla casa rappresenta una delle priorità assolute del mandato in corso».

Risorse in campo

Una delle novità del bilancio 2023-2025 riguarda le agevolazioni Imu per gli immobili affittati a canone concordato (grazie a un fondo di 500mila euro) in combinato disposto con l’aumento dell’aliquota delle imposte di soggiorno per le locazioni turistiche di breve periodo, da 0,70 euro a 1,50. «Obiettivo della modifica è appunto quello di stimolare gli affitti e far fronte alla crescente difficoltà nel trovare immobili in locazione a lungo termine per famiglie, lavoratori, studenti, stanziali. Una facilitazione tariffaria che si affianca al bando della rinegoziazione dei contratti di locazione che avevamo già messo in campo a favore dei locatori che avessero ridotto il canone o trasformato il contratto da libero a concordato».

Casa dolce casa

Un’altra freccia all’arco del Comune è rappresentata dagli alloggi popolari: 1.194 in tutto. Nel corso del 2022 sono state effettuate 62 assegnazioni di immobili Erp ed è da «connettere alla maggiore disponibilità di alloggi ripristinati che negli anni della pandemia erano rimasti in lavorazione». Segue poi l’assegnazione di 10 alloggi a canone concordato per i nuclei con un reddito annuo sopra i 15mila euro.

Nuove case popolari e una Agenzia per la locazione che favorisca l’incrocio fra chi ha bisogno di una abitazione e chi la mette sul mercato. Sono due delle opzioni messe in campo dal Comune per fronteggiare l’emergenza abitativa. In quest’ottica, ad esempio, partiranno i cantieri per la costruzione di 37 nuovi alloggi Acer nell’area dell’ex Questura grazie ai fondi intercettati con la partita europea del Pnrr.

L’assessore ai servizi sociali Kristian Gianfreda ricorda inoltre il Patto per la Casa da parte della Regione («a favore dell’aumento dell’offerta di canoni calmierati») e l’apposita Agenzia per la locazione destinata alla «gestione immobiliare e amministrativa delle locazioni». Il fine «principale è quello di inserire l’immissione di nuovi appartamenti attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente, pubblico o privato, attualmente non utilizzato».

La «rotta lungo la quale si muovono le nostre azioni è composta da due binari – insiste Gianfreda –: da un lato la risoluzione delle situazioni più urgenti dall’altro la preparazione di un terreno fertile per quanto concerne la possibilità di affittare case, con un sistema di garanzie volto a ristabilire un dinamismo del mercato immobiliare e un equilibrio tra domanda e offerta».

Chiude il quadro la questione della “morosità incolpevole” (persone che non pagano l’affitto per cause di forza maggiore come la perdita del lavoro) per la quale come «amministrazione comunale abbiamo predisposto un fondo di 233mila euro, accogliendo 23 domande».

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