Caro energia, Bonaccini insiste: "Ristori per famiglie e imprese, anche l'Europa deve muoversi"

Cesena

Ristori d'urgenza contro il caro-bollette. Rilancia la proposta il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che torna a chiedere al Governo un intervento rapido a sostegno di famiglie e imprese alle prese con i costi dell'energia, anche facendo pressione in Europa.

"L'aumento pesantissimo delle bollette e del costo dell'energia rischia di mettere in ginocchio famiglie, imprese, enti locali e servizi pubblici- avverte Bonaccini- un'emergenza reale, di cui si parla troppo poco". In Giunta regionale, assicura il governatore dell'Emilia-Romagna, "siamo impegnati su questo, anche se purtroppo il nostro campo d'azione è limitato. A maggior ragione servono misure immediate da parte del Governo, attraverso la decretazione d'urgenza, per sostegni e ristori che siano rapidi, oltre ad attivare il Tavolo di confronto nazionale, che già esiste, e approvare velocemente un piano regolatore che stabilisca cosa fare nel campo dell'energia. E si muova l'Unione europea, per fermare rincari e speculazione internazionale".

Bonaccini ribadisce dunque la necessità di "salvaguardare cittadini e famiglie, provati da due anni di pesanti restrizioni per contrastare la pandemia. Lo stesso va fatto con le imprese: molte stanno fermando la produzione e rinunciando ai tanti ordinativi. Una beffa atroce non poter creare lavoro nell'anno della crescita economica più importante degli ultimi 50 anni e con davanti la realizzazione del piano di investimenti pubblici più vasto dal secondo dopoguerra, il Pnrr. E non vanno dimenticati terzo settore e volontariato: realtà fondamentali che agiscono non per fini di lucro e che non possono sostenere spese raddoppiate in pochi mesi. Non fermiamo il Paese nel momento in cui è ripartito e bisogna ricostruire. Non lasciamo sole le persone", esorta il governatore dell'Emilia-Romagna.

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