Caro bollette, la Uil Emilia-Romagna: "Da Comuni e Regione subito fondi per le famiglie"

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«Caro bollette: basta parole e subito aiuti alle famiglie. La Regione Emilia Romagna deve istituire un fondo ad hoc per affrontare questa emergenza». Non ci sono giri di parole particolari per decretare l’emergenza in atto da parte del segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani sulle questioni legate agli aumenti smisurati dei costi energetici. «Sul caro bollette si è abbattuto un profluvio di parole cui, purtroppo, non corrisponde parimenti “il fare”. Vero: il Governo ha stanziato fondi ad hoc, ma sono destinati alle imprese. E le famiglie? Zero euro e già questo indica una miopia politica ed economica stigmatizzabile di per sé». Nelle buchette della posta stanno arrivando bollette più che raddoppiate. Che mettono in crisi i bilanci di tutte le famiglie. «Non passa giorno senza che i solerti parlamentari non scrivano tweet o post sull’argomento dove si limitano a generici ‘Bisogna fare’. Ma la stragrande maggioranza di loro è parte di una forza di governo. Quindi bisogna agire: basta con l’ormai consunto “bla bla”. Le famiglie hanno paura: non parlo di quelle già in difficoltà, ma di quelle che con questo aumento folle stanno vedendo ridursi il potere di acquisto dei loro stipendi e devono decidere se pagare l’affitto, fare la spesa o pagare le bollette». Così non va: «Per la Uil Emilia Romagna questo è inconcepibile e soprattutto inaccettabile e potrebbe sollecitarci ad intraprendere azioni proprie del sindacato. Un’ultima cosa: la Regione Emilia Romagna che fa? Mi chiedo: non esiste la possibilità di creare un fondo ad hoc regionale per aiutare le famiglie messe in ginocchio dal caro bollette? I Comuni: possono andare oltre il semplice spegnimento delle luci dei monumenti? Molto suggestivo... Ma poco pratico per le famiglie».

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