Carmen Consoli in concerto stasera a Longiano

Aveva poco più di vent’anni Carmen Consoli da Catania, quando nel ’96 si fece notare fra le nuove proposte sanremesi con “Amore di plastica”. Un pezzo, una voce, uno stile, che la misero presto in luce con l’appellativo tonante di “cantatessa”, capace di raccontare del presente e del femminile. Ormai trent’anni dopo Consoli può dire a ragione di avere attraversato una bella carriera, ricca di incontri (fra gli ultimi quello con Marina Rei applaudita una settimana fa a Longiano), facendosi le ossa anche in Romagna. Attorno a quel 1996, lungo la via dell’Io club di Rimini, si assembrò una piccola folla per ascoltarla, al punto che la strada venne chiusa.

Lunedì 31 luglio fa ritorno in Romagna. Sulla collina di Longiano, in piazza Malatestiana sotto al castello, dalle 19, mentre il sole cominciai a calare, presenta una tappa del suo tour, in un concerto che ha pure scopo benefico. Fa ascoltare anche l’ultimo suo disco “Volevo fare la rockstar” dove in copertina spicca una foto di lei bambina compita a scuola, in grembiule bianco e fiocco rosa, che in realtà sente già un’anima rock.

Figlia di un chitarrista “femminista” che l’ha sempre sostenuta, a 15 anni Carmen era già in un gruppo suo davanti al quale un giorno imbraccia la chitarra e canta e suona “Helter skelter” davanti allo stupore dei ragazzi della band che dissero: «La suona come il nostro chitarrista, per essere una donna la suona proprio bene», ha dichiarato l’artista a rollingstone.it Da allora è stato un crescendo in un tempo in cui i miti dei suoi coetanei erano i Duran Duran, mentre lei sognava la vecchia generazione, quella di Woodstock, di Joan Baez, di “Blue” di Jony Mitchell.

Nell’album del 2021 ripercorre la sua storia nel pezzo che dà il titolo al disco; canta «volevo fare la rockstar, difendere Caino e affrontare l’uomo nero. Volevo andare in America e fare bolle enormi con le gomme alla fragola….». La storia privata si intreccia con la storia di quegli Ottanta che l’ha portata a un album ispirato. I suoi incontri passano dal conterraneo e “vicino di casa” Franco Battiato con cui ha scritto “Tutto l’universo obbedisce all’amore”.

Anni fa a Cesena disse: «Ho vissuto una Sicilia generosa, con paesaggi meravigliosi tra fuoco e mare, conoscendo le sue piaghe. La convivenza tra questi due elementi, il vulcano e il mare, è una cosa fenomenale che influenza gli esseri umani». Il ricavato del concerto è devoluto all’associazione Papa Giovanni XXIII.

Info: ticketone.it

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui