Carlo Alberto Pari: il debito di tutti, il risparmio di pochi

Sicuramente, il 2019 non è stato un anno da ricordare positivamente per l’economia: il paese stenta a crescere, il debito pubblico ha sfiorato ad ottobre i 2.447 miliardi, stimato a fine dicembre tra i 2.416 ed i 2.425 miliardi, se il dato verrà confermato, l’aumento sarà di circa 100 miliardi, rispetto ai 2.317 miliardi del dicembre 2018. Una cifra abnorme, soprattutto se si considera il significativo calo dei tassi d’interesse, pagati sulle nuove emissioni, ma non solo.

Tutto nella norma, assicurano alcuni politici.  Qualcuno, pateticamente, cerca di tranquillizzare, facendo presente che il paese ha una consistente riserva aurea. Peccato che, qualora fosse vendibile, avrebbe un valore di mercato di circa 90 miliardi di euro, meno dell’aumento annuale del debito. In sostanza, in un solo anno, abbiamo incrementato il debito pubblico, di una cifra superiore al valore attuale della riserva aurea, accumulata dal 1893, anno nel quale è avvenuta la fusione di tre istituti di emissione (la Banca nazionale del regno d’Italia, la Banca nazionale toscana, la Banca toscana di credito) ed è nata la Banca d’Italia!  Altri esperti, evidenziano che il “risparmio degli italiani”, tranquillizza anche l’enorme debito pubblico. Sicuramente, la ricchezza finanziaria delle famiglie è molto significaiva, ma non può certo giustificare il continuo ed enorme aumento del debito pubblico. È altresi evidente, che il risparmio delle famiglie riguarda la finanza privata, il cui possesso, peraltro, è estremamente squilibrato. Tento una sintesi, approssimando i dati per renderli più chiari. Il valore del patrimonio finanziario (escludendo quindi gli immobili) delle famiglie italiane, era nel 2018 di 4.218 miliardi (- 0,4% , il dato reale rispetto al 2008, molta la ricchezza ereditata, poca quella realizzata, soprattutto con la crescita del valore dei titoli sui mercati finanziari, solo questi dati, dovrebbero essere oggetto di ampia riflessione). Se facessimo una media matematica, puramente teorica, il patrimonio finanziario medio di ogni cittadino italiano, dovrebbe attestarsi intorno ai 70.000 euro. In realtà, un numero esiguo di famiglie,  circa 500.000 (approssimativamente circa il 2,5%), detengono un portafoglio finanziario di oltre 500.000 euro, mentre un numero imponente di famiglie, circa 5.000.000 (approssimativamente circa il 25% ), avrebbe serie difficoltà per una spesa imprevista superiore ai 10.000 euro. Il debito pubblico invece, ammonta a poco meno di 40.000 euro per ogni cittadino italiano, dai neonati agli anziani, 160.000 euro per una media famiglia di quattro componenti. Sarcasticamente, purtroppo, in pochi potrebbero saldare il conto! 

*docente universitario - Santarcangelo di Romagna           

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