Caporalato a processo tra Cesena e Verghereto

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È iniziato in Tribunale a Forlì davanti al collegio presieduto da Monica Galassi la fase processuale più intricata delle vicende legate al caporalato sul territorio cesenate. Due indagini intrecciate nel tempo a cavallo tra il 2018 ed il 2019 con la guardia di finanza che, a cadenza regolare, compiva blitz nei casolari della zona di Borello e nell’area di Verghereto mettendo a nudo quello che per le accuse (rette dal pm Fabio Magnolo) erano situazioni di estremo sfruttamento: di personale per lo più magrebino, o comunque stranieri con una situazione di permanenza legale in Italia spesso “borderline” con cooperative costituite ad hoc che da luoghi abitativi fatiscenti spedivano operai in ogni angolo del cesenate e del forlivese dove vi fosse necessità per il lavoro in campagne o per l’accudimento di animali. Il tutto, per le accuse, con paghe abbondantemente sotto la soglia del minimo ed atteggiamenti di oppressione nei confronti di chi provava a ribellarsi alle condizioni di vita e di lavoro, a volte al limite della riduzione in schiavitù. L’udienza è stata aggiornata senza iniziare ad entrare nel cuore delle accuse. Quando si tornerà in aula il presidente Galassi dovràdecidere se sia accettabile la richiesta di procedere all’unisono per tutte e due le indagini contemporaneamente o se le vicende debbano essere suddivise in due processi distinti.

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