Cantiere poetico: il diario di Cristiano Sormani Valli

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Mercoledì 2 novembre. 1. La Poesia è un Bambino, una Bambina che si ri-volta, che salta, che balla, che urla, che piange con un ginocchio sbucciato, che trasforma le lacrime in parole e le parole in risate. La Poesia è una Bambina che da oggi ha il suo palazzo. Il Palazzo della Poesia. E noi siamo qui tutti a inaugurarlo, ad occuparlo. Siamo qui per cominciare il Cantiere Poetico per Santarcangelo. Fabio Biondi e Alice Parma raccontano di questo posto speciale e delle mille cose belle che succederanno in questi giorni mentre le sale si accendono di sguardi e di incontri. Alle pareti ci sono le parole immaginate nel mese di ottobre con le classi quarte della Scuola Primaria “M. Pascucci” da Roberta Magnani, Antonia Casadei di Casa di Gesso e da me. Ci sono disegni, contorni di corpi che diventano sogni, desideri, parole per raccontarsi e raccontare il mondo. Ci sono i libri dei numerosi ospiti, le illustrazioni di Alessandra Di Consoli, una stanza in cui l’artista Eron ci mostra una barca giocattolo che lentamente affonda. E poi al piano di sopra c’è Vladimir Bertozzi che ci invita nel suo video box mentre è una poesia tessile quella di Unisciti, progetto che cuce luoghi e persone. Ci sono i disegni di una classe quinta, che tramite Eron, immagina un luogo da visitare, con righe di quaderno come filo spinato. Il Palazzo della Poesia apre oggi e rimarrà aperto tutti i giorni dalle 15 alle 18. Perché la Poesia è una Bambina che forse non potrà salvare il mondo ma che qui sparge bellezza e lascia segni, semi per il futuro.

2. Stefano Ricci, in mezzo ai suoi disegni pieni di materia e movimento, ci racconta di com’è nato il libro Mary Sconta e la Gallinella evasa. Siamo in biblioteca, dove la mostra sarà visitabile fino al 10 dicembre. Stefano ci dice che incontra Marco Baliani a Genova e lui gli regala una sua favola, scritta per il figlio. Stefano s’innamora e l’amore, per lui, è trovare linee precise per raccontarla. In quel periodo abita in Germania e in mezzo alla neve, di notte, lo accompagnano in un allevamento. Si mette in ginocchio a filmare, si mischia a 327 “tacchine” e così incontra la protagonista. Occhi negli occhi, un filo invisibile li unisce. Lei, unica ad avvicinarsi. Lei che becca la camera. I disegni diventano anche animazione e mentre vediamo il muro muoversi al ritmo dei campi e delle stagioni, Stefano dedica i suoi libri. L’inchiostro nero si sbava, si cancella sotto ai polpastrelli, diventa leggero e pesante insieme, finché non appare il volto di un bambino dalle grandi orecchie nere. Nel guardarlo, abbiamo gli occhi sgranati delle favole e invece di parlare, ci mettiamo a chiocciare.

3. La sala Baldini della biblioteca, si riempie di meraviglia. Alessandra Di Consoli ed io, presentiamo il nostro libro Manuale d’Incanto, edito da Sabir Editore. Alessandra racconta di come sono nate le illustrazioni, in mostra al Palazzo della Poesia fino alla fine del Cantiere. Io leggo le parole in rima che le accompagnano. E siamo mare, radici, nuvole, conchiglie, case, donne e bambine. Siamo insieme, bene, come sta insieme la Poesia.

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