Candidato sindaco, il Pd: prima pensiamo al programma

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Ancora una “fumata nera” per il Partito democratico e più in generale il centrosinistra. Dopo mesi combattuti all’arma bianca nel dualismo fra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad, con l’inserimento di Moreno Maresi (o Marcello Tonini) come terza via unitaria, il candidato sindaco non ha ancora un nome. Unica certezza: le primarie non si fanno.

Dopo due Direzioni, ieri mattina il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, ha incontrato partiti e liste civiche del centrosinistra. Tutti si attendevano una discussione (anche accesa) che alla fine potesse “incoronare” un candidato alternativo a due contendenti.

Non è andata così. Non si è parlato di nomi, preferendo dare priorità ai contenuti programmatici. In sintesi: si lavora fino a metà della prossima settimana per costruire una cornice in grado di unire e saldare la coalizione (un percorso già avviato e quindi solo da ultimare). A quel punto, quando il centrosinistra sarà unito dal documento entreranno in campo i nomi. La mossa (appare ovvio) ha l’obiettivo di depotenziare il gioco dei veti incrociati sui vari nomi via via scesi in campo. Tradotto: chi sottoscrive il programma, poi farà fatica a bocciare il candidato proposto.

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