Il Rimini ha fatto dodici. Una volta si vinceva qualcosa al Totocalcio realizzando 12 risultati utili su 13. Ma non è questo il caso perché l’argomento in questione è l’astinenza dalla vittoria della squadra biancorossa.
Quasi sette mesi di attesa
Infatti il Rimini non vince una partita in campionato dal 26 febbraio scorso quando Biondi e Mencagli nello spazio di due minuti nel tratto finale di partita ribaltarono la Fermana al “Recchioni” (2-1). Da allora sono state giocate 12 partite, 10 nello scorso campionato compresa quella dei play-off di Pontedera e 2 adesso. Mai una gioia da tre punti per la serie che facendo un piccolo passo indietro prima di Fermo sono in totale un successo appena in 16 incontri. Insomma non c’è solo il tabù del Romeo Neri da sfatare ma anche quello della vittoria in generale che comincia ad essere un fardello pesante. E se non lo è ancora per la squadra visto che in gran parte è stata rinnovata rispetto al campionato scorso, lo è sicuramente per la tifoseria.
Indietro di 27 anni
Ormai bisogna fare i salti mortali per andare a scovare i record negativi. L’ultimo riguarda questa falsa partenza, zero punti nelle prime due giornate. In terza serie non capitava dalla stagione 1986-’87 quando si iniziò perdendo a Padova (1-0) e poi in casa con il Trento (2-3). In quel caso seguì anche il passo falso a Prato (1-0).
L’ultima volta in assoluto, invece, è stato nel 2012-2013 ma in quarta serie, cioè nella ex C2 allorchè il debutto fu amaro a Meda contro il Renate e quindi seguì la sconfitta interna con il Monza. E anche in questo caso la terza giornata chiuse le porte in faccia al Rimini con il ko a Busto Arsizio contro la Pro Patria.
Una piccola base di partenza
Tra Arezzo e Torres il tecnico Raimondi ha sempre cambiato formazione. Più che altro per cause di forza maggiore tra infortuni e squalifiche, fatto sta che almeno 6 giocatori su 11 hanno giocato nella formazione titolare: Colombo, Gigli, Megelaitis, Leoncini, Rosini e Lamesta. Un piccolo zoccolo duro che si tratta ora di ampliare.