Calcio Serie C, i tifosi dell'Imolese chiedono chiarezza

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Voglia di chiarezza e perplessità. Ecco cosa viaggia di pari passo in questi giorni nella parte di Imola che respira rossoblù e che, dopo l’annuncio del preliminare firmato con De Sarlo per la cessione della società, comincia ad interrogarsi sul futuro ed anche sul presente, ovvero su quel campionato di serie C che l’Imolese giocherà per la quarta volta consecutiva a partire dal 29 agosto. Una data che sembra maledettamente vicina per chi, magari, solo a metà luglio conoscerà il proprio destino quando all’accordo preliminare di cessione seguirà quello della cessione definitiva ad Antonio De Sarlo, l’imprenditore di Battipaglia che erediterà la presidenza da Lorenzo Spagnoli. Il braccio “operativo” di De Sarlo sarà Aniello Martone, che ieri ha preso contatto con la realtà imolese e che sarà probabilmente operativo dalla prossima settimana. Nell’attesa, capire come verranno gestite le trattative (ed anche i relativi incassi dalle vendite) per i giovani gioielli rossoblù è un punto da chiarire: «Chi vende chi?» è la domanda che ronza in testa pensando al fatto che radiomercato trasmette di una cessione fatta di Lombardi all’Ascoli che però sembra essere saltata. Le domande sono sempre tante in un momento nel quale il dibattito fra i tifosi rossoblù si accende con il comunicato di ieri degli Irriducibili che fotografa il clima attuale costellato di dubbi. «Stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione intorno alla nostra amata Imolese 1919. Alla famiglia Spagnoli in particolare a Lorenzo va riconosciuta l’ottima gestione in questi anni della società. Tutti siamo consapevoli di come la città, a partire dall’Amministrazione Comunale, non abbia sostenuto una dirigenza che voleva lavorare ed ha fatto investimenti enormi per la città. Questa è una vergogna che rimarrà indelebile e che non dimenticheremo mai. Ora siamo costretti a voltare pagina e guardare il futuro. Un futuro tutt’altro che chiaro che ci renderà vigili nei confronti dei futuri acquirenti. È inutile girarci attorno non abbiamo gradito come sia stata “comunicata” e “gestita” questa trattativa di cessione. Una società storica come l’Imolese non è un pezzo di carta da passare da una mano all’altra come nulla fosse. Come tifosi meritavamo chiarezza fin dal primo giorno, ecco perché oggi non ci possiamo permettere ringraziamenti!...».

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