Calcio Primavera, la meglio gioventù della C a Cesena

Un fine settimana dedicato alla Primavera, quello che la città di Cesena si appresta a vivere. Se domattina il Manuzzi aprirà le porte a quella del Cesena, che nel match con la Ternana festeggerà la promozione in Primavera 1, da oggi a domenica tra Martorano e San Vittore saranno giocate le tre finali per la promozione in Primavera 2 e le due per il salto in Primavera 3. Martorano sarà il teatro delle tre finali per salire in Primavera 2: si parte oggi alle 14.30 con FeralpiSalò-Gubbio, si proseguirà domani alle ore 14.30 con Imolese-Paganese, si chiuderà domenica alle 11 con Padova-Palermo. A San Vittore si giocheranno invece le due finali del campionato di Primavera 4: oggi alle 11 Turris-Fiorenzuola domani alle 11 Juve Stabia-Giana Erminio.

Le finali sono state presentate ieri pomeriggio nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana. Presenti Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, Gianmaria Manghi, sottosegretario alla presidenza della regione Emilia Romagna, Christian Castorri, vice sindaco di Cesena, e Massimo Agostini, responsabile dell’area tecnica del club bianconero. Introduzione riservata a Manghi, che ha sottolineato come la regione investa molto nello sport «i cui valori rappresentano il principio e le fondamenta della società civile. Inclusività e capacità di valorizzare le diversità, rendendole una ricchezza: la Lega Pro con il quadrangolare “Il calcio è la mia vita” riservato a calciatori e calciatrici con disabilità (in programma domenica al Manuzzi, ndr) continua a dimostrare con i fatti il proprio impegno qualificato. Noi siamo al loro fianco per questo e perché crediamo che lo sport debba stare al centro della comunità. Proprio come capita a Cesena, una città che esprime una forte sensibilità per il mondo sportivo».

Castorri ha aggiunto come «Cesena non sia nuova all’organizzazione di eventi calcistici importanti. Nel 2019 abbiamo ospitato gli Europei Under 21, in precedenza le finali scudetto Under 15, Under 16 e Under 17, il 7 giugno al Dino Manuzzi si giocherà Italia-Ungheria di Nations League. Se siamo così sensibili è anche grazie ai 13 campionati di A giocati dal Cesena».

Cesena rappresentato da Agostini, che ha portato i saluti dei co-presidenti Aiello e Lewis, ora negli Stati Uniti, e ha augurato ai giocatori presenti in sala e a quelli in arrivo che «queste finali siano per loro un’ulteriore possibilità di crescita».

Il presidente della C Ghirelli ha svariato tra la guerra in Ucraina («chi ha i capelli bianchi come me deve vergognarsi per ciò che sta accadendo a ragazzi che hanno la vostra età o sono più giovani di voi») e il Covid («continuate a mantenere la guardia alta»), esortando poi i giovani calciatori a impegnarsi anche nello studio: «Questa Biblioteca è un gioiello che racconta la storia del nostro Paese. Ricordiamoci sempre che la cultura è forza: chi tra di voi coltiva la cultura capirà meglio cosa gli dice il proprio corpo, comprenderà meglio le parole del proprio allenatore, starà lontano da doping e scommesse».

Quindi ha sottolineato i propri successi: «Nel 2018 al Novara fu impedito di giocare il campionato di Primavera 1 perché la prima squadra era in C. Abbiamo lavorato per cambiare le regole e l’anno prossimo il Cesena giocherà la Primavera 1. La riforma federale? Se ne parla da due anni ma solo mercoledì c’è finalmente stato il primo incontro. Per fare una riforma serie si deve partire da sostenibilità economica, rispetto delle regole e investimenti sui giovani. Tutti devono mettersi in discussione e tutti devono pagare un prezzo perché negli ultimi 60 anni la sola riforma che c’è stata la fece la Serie C nel 2012-2013, passando da 90 a squadre 60. Però quel taglio non ha risolto niente: le società sono ancora in crisi e l’Italia è rimasta due volte fuori dal Mondiale. Palermo ci dice che dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Subito».

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