Calcio, la nuova vita di Agatino Cuttone: "Riparto dal Torresavio"

Un’istituzione del Cesena alla guida di uno dei più floridi e storici vivai del territorio. Agatino Cuttone è stato scelto come responsabile di tutto il settore giovanile della galassia Torresavio, che, oltre alla prima squadra del San Vittore che milita in 1ª Categoria, conta altre 13 formazioni dai Piccoli Amici alla Juniores regionale, oltre 280 tesserati e 40 tra allenatori e dirigenti. A coordinare tutto il loro lavoro sarà quindi uno dei capitani più longevi del Cesena, che ha tenuto la fascia per 5 stagioni firmando anche la terza promozione del Cavalluccio in A col suo celeberrimo gol in tuffo di testa contro il Lecce nello spareggio di San Benedetto del Tronto del 1987. Dopo quella da calciatore e quella da allenatore, per Cuttone inizia ora una sorta di terza vita calcistica: «Quando il vicepresidente Lorenzo Ceccarelli mi ha chiamato per chiedermi se avessi intenzione di ricoprire questo incarico, ho accettato con grande entusiasmo. È vero, non allenerò, ma tornerò a fare ciò con cui sono partito a Cesena una volta smesso di giocare e che ho sempre molto apprezzato, ovvero lavorare con i giovani». Queste le mansioni e gli obiettivi del suo nuovo grande ruolo a tutto campo: «Sarò il responsabile tecnico di tutte le squadre del settore giovanile con un impegno totale in favore della collaborazione con tecnici e istruttori. Il mio lavoro sarà quello di un attento osservatore che proverà a migliorare, laddove necessario, gli aspetti tecnici dell’attività a livello trasversale. Per valorizzare al meglio un ragazzo e farlo diventare un calciatore bisogna prima di tutto farlo diventare un uomo, spingendo sull’aspetto educativo. Fatto ciò, lo step successivo sarà tutto il lavoro tecnico che verrà modellato in base all’età di riferimento. Si tratta di un accordo di lunga durata per un lavoro che sicuramente richiederà tempo». La Torresavio Calcio, che vanta un’attività sportiva sul territorio ultra quarantennale e che dispone di 4 impianti con altrettanti campi regolamentari in erba, è una delle società affiliate all’Accademia Calcio Cesena, che monitora quindi molto da vicino i lavori di un vivaio dai grandi numeri, attenzionandone i prospetti più interessanti. «Il rapporto di collaborazione col Cesena – riprende Cuttone – resterà immutato, con la mission di valorizzare al meglio i ragazzi grazie anche al lavoro di coordinamento con i vari allenatori, rafforzando ulteriormente, se servisse, l’importanza del lavoro quotidiano». Per provare ad avere una carriera alla Cuttone, o quantomeno per orbitare intorno al calcio professionistico, non si deve prescindere da certi aspetti: «La differenza la fanno prima di tutto professionalità e spirito di sacrificio, perché solo chi fa sacrifici arriva. Rispetto al passato questa cultura del sacrificio nei ragazzi si vede meno ma sono anche molto cambiati i tempi. Quando ero a Cesena ho avuto la fortuna di allenare giovani dal comportamento esemplare e alcuni di loro, come Chiaretti e Biserni, hanno avuto una carriera importante. Lavorerò come lavoravo quando ero un calciatore, con lo stesso impegno per far crescere ragazzi e società». Cominciata nel 1993 con un quinquennio nel vivaio del Cesena, questo incarico pone momentaneamente fine a una carriera da allenatore che supera il quarto di secolo in cui Cuttone ha allenato da nord a sud, sempre tra i professionisti, con anche una parentesi in B al Modena tra 2011 e 2012. «In futuro mai dire mai: per il momento non penso ad allenare, ho ricevuto alcune richieste in estate ma ho preferito rimanere vicino a casa (abita a pochi passi dall’Orogel Stadium-Dino Manuzzi, ndr). Mi calerò in questo nuovo impegno con tutto me stesso e non vedo l’ora di iniziare a lavorare».

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