Calcio, il San Pietro in Vincoli riparte di slancio - VIDEO GALLERY

I campionati di calcio giovanili sono completamente fermi da più di un anno, i ragazzi a fasi alterne hanno rincominciato ad allenarsi in maniera individuale, ma la competizione manca tremendamente. I danni per tutto il sistema si vedranno per davvero solo nelle prossime stagioni. Per capire qual’è la situazione abbiamo incontrato Christian Amaducci responsabile del settore giovanile del San Pietro in Vincoli, società da anni impegnata nel territorio per promuovere il calcio lavorando con i ragazzi.

Amaducci come sono trascorsi gli ultimi mesi?

“In accordo con le varie regole vigenti abbiamo sempre continuato l’attività individuale con la sola sosta durante il periodo di zona rossa in cui non era consentito in alcun modo allenarsi. Dopo Pasqua abbiamo ripreso con i regolari ritmi e a partire dal 26 aprile potremo iniziare a fare partitelle in allenamento, questo ci rende molto contenti perché finalmente i ragazzi avranno modo di tornare a giocare per davvero”.

Quali sono i numeri del vostro settore giovanile e che influenza ha avuto la pandemia?

“Escludendo prima squadra e Juniores attualmente abbiamo 200 giocatori tesserati divisi in 10 squadre. Fortunatamente il Covid-19 non ha cambiato troppo i nostri numeri con le famiglie che si sono impegnate per far continuare l'attività ai propri bambini. Non abbiamo registrato particolari ritiri bensì qualche ragazzo che ha deciso di aspettare tempi migliori per tornare ad allenarsi evitando ogni tipo di rischio. Di questo siamo contenti e possiamo così guardare al futuro, forti del solito bacino di utenza.”

Quali danni vede in primis dal punto di vista sociale e poi tecnico?

“Non dimenticherò mai la situazione surreale dei primissimi allenamenti ad inizio settembre. Regnava l'assoluto silenzio in campo, con i ragazzi che sembravano persone completamente fuori dal proprio habitat naturale. Avevano completamente perso la capacità di stare insieme, di vivere certi tipi di situazioni e nessuno parlava, come se la mascherina gli avesse completamente cavato l’uso della parola. Le prime due settimane sono state davvero particolari. Poi le cose sono via via migliorate, ma ai giovani manca tanto la condivisione. Il danno dal punto di vista tecnico lo registreremo nelle prossime stagioni e credo sia irreparabile per i più grandi che di fatto hanno perso un paio di stagioni. Presto la loro carriera giovanile arriverà alla fine, ma non sono assolutamente pronti per giocare in una prima squadra proprio per il terreno perso in questi mesi. Per questo il livello generale si abbasserà ancor di più”.

Da dove riparte il San Pietro in Vincoli?

“In questo lungo lasso di tempo abbiamo pensato di rinnovarci ed aggiornarci. La dirigenza e tutti gli allenatori hanno partecipato a corsi di formazione per essere quanto più pronti alla ripresa regolare della attività. Così abbiamo anche aderito ad una lunga serie di progetti che ci possono aiutare nel futuro. Intanto poi stiamo organizzando l’estate con un centro estivo per tutti i bambini che partirà la seconda settimana di giugno e proseguirà tutto luglio. Vogliamo dare la possibilità di ricominciare a vivere insieme lo sport e ravvivare il nostro centro sportivo che da tempo ormai non vive più la medesima e frenetica quotidianità del passato”

Quali conseguenze dal punto di vista economico registrate in questi mesi?

“Come società abbiamo deciso di decurtare un terzo della quota ai ragazzi visto che lo scorso anno l’ultima parte di stagione non si è svolta. E’ stata una decisione importante ed uno sforzo vero che abbiamo deciso di rivolgere alle famiglie. Abbiamo comunque avuto un’ottima risposta dai principali sponsor che ci aiutano nelle spese che in alcuni aspetti sono aumentate per far fronte al protocollo vigente. Le piccole mancanze riguardano sponsor più piccoli che stanno subendo un po’ la situazione, ma siamo certi di poter affrontare con relativa tranquillità il futuro”

Che tipo di rapporto c’è con l’amministrazione comunale e la federazione?

“E’ un continuo dialogo in modo da venirci in contro gli uni gli altri, specie in questo momento dove bisogna adattarsi in poco tempo e serve collaborazione. Per loro ci sono tante cose da gestire ed in questi mesi abbiamo preso tutte le decisioni ed agito di conseguenza. La decisione di prendere parte a diverse iniziative fatte dalla FIGC sicuramente ci ha aiutato a creare un rapporto solido. Per quel che riguarda l’amministrazione siamo contenti che dopo anni siano potuti iniziare i lavori di ampliamento di tutti gli spogliatoi che ci saranno molto utili nei prossimi anni”.

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