Calcio femminile, 14enne di Faenza nell'orbita della Nazionale

Faenza

FAENZA. Il calcio femminile, grazie ai recenti campionati mondiali, visti anche i risultati inaspettati, sta vivendo un’impennata di attenzioni pari a nessun altro sport in questo momento. Tanti coloro che si sono appassionati alle prodezze delle campionesse azzurre Gama, Bonansea, Galli, Girelli, Linari e compagne allenate da Milena Bartolini. Perfino il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, non si è sottratto ai selfie insieme alla squadra, ricevuta in Quirinale. Sciami di ragazzine scalpitano, sognano notti magiche e sono pronte a dribblare immancabili commenti ironici per entrare in tackle scivolato a far parte delle squadre di vertice.

Giovane talento
E a Faenza c’è chi non sta affatto a guardare, anzi lei, Celeste Luccaroni di Santa Lucia, le notti magiche le sogna fin da quando aveva 4 anni. E adesso, che ne ha 14, è una delle giovani più talentuose in Italia, già nell’orbita della Nazionale: da quest’anno infatti fa parte della squadra under 15 del Centro federale territoriale “Adriatica”: il polo di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva di giovani calciatori e calciatrici di età compresa tra i 12 e i 14 anni. In pratica la scuola di calcio alla base della piramide qualitativa nel progetto di sviluppo sinergico, organico e coordinato a supporto delle nazionali.

Gli inizi con i maschietti
Celeste è nata nel 2005 e già nel 2009 inizia a tirare i primi calci nella Virtus Faenza, insieme ai pulcini (tutti bambini). Nel 2013 si trasferisce nel Borgo Tuliero società con la quale partecipa, in squadra con i maschietti, ai primi campionati locali: in campo nessuno nota che è una ragazzina. «Chi è quel fenomeno che scende sulla fascia e lascia tutti di pietra?» commentano i genitori delle squadre avversarie sulle tribune. Poi scoprono che è una donna e fanno fatica a crederci. Nel 2016 inizia una nuova avventura: si accorge di lei il Cesena, fa i provini, li supera ed entra nel Cesena Calcio Femminile. E’ qui che la notano gli inviati della Figc e la vogliono subito nei ranghi dell’Adriatica nazionale. Intanto quest’anno si sono fatti avanti importanti club di serie A.

Appassionata sin da piccola
«Staremo a vedere», afferma la madre Ottavia. A sentire Celeste si capisce la sua passione: «Sono rimasta folgorata da piccola: mi piaceva Del Piero che è tuttora il mio idolo, sono tifosa della Juventus. Tra le donne, mi piace la Girelli». E ancora: «Mi ricordo che ho insistito parecchio con i miei genitori ma alla fine mi hanno assecondata e ho potuto iniziare ad allenarmi insieme alle squadre maschili: nessun imbarazzo, mi hanno sempre rispettata e fatta sentire a mio agio». Il suo ruolo è sulle fasce: velocità, controllo, tecnica e visione di gioco sono le sue caratteristiche. Ma ne ha una in particolare, che piace a tutti: la palla la butta dentro. «Non ho contato i gol fatti finora, ma sono parecchi», spiega con sorrisino sarcastico, da bomber.

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