Vincere il campionato, o almeno tentare di vincerlo, attraverso un gioco bello e armonioso. E’ questo il doppio obiettivo dello United Riccione, che ieri pomeriggio, nella pancia dello stadio Italo Nicoletti, ha presentato la stagione e soprattutto il suo nuovo tecnico, Nico Pulzetti da Miramare.
A dettare la linea è il presidente Pasquale Cassese, alla sua seconda avventura in biancazzurro: «Chi mi conosce bene sa che sono un ambizioso cronico, punto sempre al massimo, anche quando gioco a carte con gli amici. Poi so perfettamente che vincere non è mai facile, e che per farlo si devono allineare diversi fattori. Ma noi, come ho chiesto all’allenatore e a tutti i giocatori, dobbiamo metterci nelle condizioni di non rimproverarci nulla. Dobbiamo lavorare tutti, da me che sono il presidente ai magazzinieri passando per staff tecnico e medico, al massimo delle nostre possibilità e con la professionalità più elevata. Poi, se alla fine ci sarà qualcuno che avrà fatto meglio di noi, tanto di cappello». E ancora: «Tutto ciò deve avvenire attraverso un gioco che possa essere bello, spettacolare e armonioso perché conta sì vincere, ma conta anche come si vince. Proprio per questo ho chiesto al responsabile del nostro settore giovanile che tutte le formazioni adottino il modello di gioco della prima squadra in modo tale che i nostri ragazzi, che sono il futuro dello United Riccione, possano aspirare alla maglia più importante e quando ci arrivano sappiano già come muoversi in campo».
Cassese poi si sofferma su rosa e allenatore spiegando il perché della scelta di Pulzetti. «Su ciò che è stato il Nico calciatore non c’è bisogno di dire nulla, parlano le sue 400 presenze tra i professionisti, delle quali la maggior parte in serie A e B. Quando l’ho contattato la prima volta mi ha subito colpito la sua umiltà, proprio per questo è voluto partire dall’Eccellenza, e il suo modo di intendere il calcio. Le nostre idee hanno subito collimato. E lo si è visto durante il mercato: sono certo che faremo grandi cose insieme».
La parola poi è passata proprio al tecnico dello United: «Non nascondo un po’ di emozione, soprattutto perché per me significa tornare a casa. Sono nato e cresciuto a quattro chilometri da qui e quindi questo è un ulteriore stimolo a far bene. Ringrazio la società per la fiducia che mi ha dato e che spero di ripagare nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la squadra, sono contentissimo del gruppo di lavoro, abbiamo fatto scelte mirate. L’idea è quella di partire con un 4-3 di base poi vediamo se svilupparlo con un 4-3-3, un 4-3-1-2 o un 4-3-2-1 visto che anche nelle coppie sono stati scelti giocatori simili ma con caratteristiche diverse».
Ultimo, ma non ultimo, il direttore generale Emilio Capaldi ha spiegato la situazione dello stadio Italo Nicoletti. «I lavori di rifacimento del manto erboso e di illuminazione inizieranno il 2 agosto e dovrebbero terminare da contratto il 13 ottobre. Ne va da solo che per coppa Italia e campionato, probabilmente le prime gare verranno giocate al campo di via Arezzo dove stiamo apportando dei lavori per ricevere l’omologazione. Ma la nostra casa è lo stadio Italo Nicoletti e lì vogliamo giocare».