Calcio D, Tomassini: "Rimini, segno in tutti i modi"

Simone Tomassini, benvenuto a Rimini. Ci racconta il suo approdo in biancorosso?

«Appena ho saputo di questa possibilità dal mio procuratore non c’è stato tanto da pensarci, era una opportunità da cogliere al volo e ho subito accettato. Sono contento di questa chiamata, cercherò di ripagare in ogni modo la fiducia che mi è stata concessa, ci tengo tantissimo».

Effettivamente il direttore sportivo Maniero ha sempre detto di voler puntare su giocatori particolarmente motivati...

«Penso che la volontà sia il punto di partenza, è giusto tracciare un percorso ben delineato e remare tutti verso la stessa direzione. Vincere non è scontato ma intanto bisogna mettere i presupposti come la società sta facendo. Dovremo sempre aiutarci nelle difficoltà e spesso lasciare da parte l’Io, abbiamo visto negli Europei che con un gruppo forte e coeso si possono raggiungere soddisfazioni importanti».

Lei ha esperienza prevalentemente in Serie D ed essendo attaccante ovviamente è stato acquistato per segnare. Quanti reti si sente di promettere?

«Non fisso mai un numero di gol. Sicuramente l’obiettivo di squadra è quello di vincere, se poi realizzo 11 gol invece che 20 va bene lo stesso. In carriera sono sempre arrivato in doppia cifra a parte l’anno scorso (7 sigilli tra Pineto e Gavorrano, ndr) dove è mancata continuità tra Covid e sfumature varie quindi voglio riscattarmi».

Sente un po’ la responsabilità visto che la piazza è delusa e merita altri palcoscenici?

«C’è bisogno di questa responsabilità, la cosa più importante è non sbagliare sul piano caratteriale, poi nessuno ha la bacchetta magica. Sicuramente i tifosi ci chiederanno qualcosa in più sin da subito per ritornare tra i professionisti. Posso dire che il direttore sportivo Maniero e l’allenatore Gaburro, persone con le quali non ho ancora mai lavorato, sanno come si fa a conquistare promozioni quindi i presupposti ci sono».

Quali sono le sue caratteristiche?

«Gioco per la squadra, non staziono solo dentro l’area, mi piace colpire di testa ma segno in tutti i modi e lavorando per i compagni colleziono anche assist».

Pare imminente la firma di Mencagli, attaccante che ha già giocato con lei a Gavorrano fino a poche settimana fa. Sarebbe una bella coppia?

«Spesso abbiamo fatto staffetta e non ci sono assolutamente problemi perché con Federico ho un bellissimo rapporto, per me è un amico. Lui è molto forte nella profondità, io magari più nel gioco aereo, in mischia e spalle alla porta: saremmo un bel tandem per il Rimini, è già capitato anche di giocare in contemporanea».

Adesso che è diventato un biancorosso, che valore dà ai due gol realizzati al Cesena nella stagione 2018-2019 con la maglia del Pineto, tra l’altro la sua migliore sul piano realizzativo con 16 reti?

«Spero sia vista con simpatia dai nuovi tifosi. Indubbiamente segnai due gol decisivi: all’andata soffrimmo perché giocammo in inferiorità numerica per larghi tratti della gara. Al ritorno invece fu speciale trasformare il rigore davanti a quasi diecimila persone».

Qual è il suo attaccante di riferimento?

«Benzema mi fa impazzire, un giocatore che lavora per la squadra, è forte tatticamente e molto duttile».

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