Calcio D, Scarponi, 10 anni alla Sammaurese: "Questa è casa mia"

Calcio

Ci sono giocatori che hanno la maglia cucita addosso come fosse un abito di tutti i giorni. Il tessuto è talmente aderente al corpo da divenire un tutt’uno con la persona. È il caso di Marcello Scarponi i cui colori giallorossi sono parte del suo Dna. Arrivato a San Mauro dieci anni fa dopo due esperienze in C2 a Bellaria e Forlì, ha finito per sposare la causa pascoliana percorrendo il cammino trionfale di questi anni, dall’Eccellenza sino all’attuale quarto posto in serie D. Domenica scorsa nella vittoria nel derby contro il Riccione ha toccato quota 300 presenze, traguardo in precedenza raggiunto dal solo Thomas Bonandi. L’unica differenza tra i due sta nella continuità con Scarponi sempre a San Mauro, mentre Bonandi ha avuto una parentesi a Forlì. «Dieci anni fa al mio arrivo non avrei mai pensato di raggiungere un traguardo simile – spiega la bandiera – Dopo pochi anni ho subito capito che questa era casa mia tanto che non ho mai cercato qualcosa di diverso. Mi sono sentito come in una famiglia, un piccolo ambiente nel quale ti trovi bene e non cerchi altro». Quando si arriva a traguardi simili è anche tempo di bilanci, come nel caso della partita del ricordo più dolce. «Contro il Forlì, vinta per 4-2. I Galletti ci fecero uno scherzetto e si presentarono al Macrelli con delle maglie simili alle nostre, costringendoci a giocare con una muta Anni ’80 a maniche lunghe dal tessuto impossibile. Diciamo che in campo ci siamo presi una bella rivincita». Poi ci sono anche i gol, 16 in tutto: «La rete che ricordo con più piacere è stata in trasferta, in casa del Breno, di testa al novantesimo, che è valsa il pareggio. Aggiungo anche quella alla Savignanese nella stessa stagione nell’anno del campionato fermato per il Covid. Anche in quel caso finì 1-1. Diciamo che quelle due reti valsero due punti che alla fine contribuirono alla parità di punteggio con il Crema e il conseguente ripescaggio dopo la retrocessione causata dall’algoritmo». Guardando all’oggi Marcello Scarponi rimane con i piedi per terra: «Non guardiamo la classifica, può solo distrarci. I nostri obiettivi sono quelli di inizio anno. Solo dopo che li abbiamo raggiunti possiamo parlare di altro, intanto pensiamo già alla trasferta contro il Sant’Angelo che non sarà per nulla semplice».

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