Calcio D, Saporetti: "Mio caro Ravenna, un giorno tornerò"

Era scritto nelle stelle, per chi ama la materia, oppure era scontato leggendo i numeri della stagione clamorosa di Simone Saporetti, la migliore di tutta la sua carriera fino ad oggi. Un campionato da 28 reti ed una stagione da 30, buona per eguagliare clamorosamente il primato stabilito a fine anni ’50 dal bomber Magheri, che mai si pensava potesse venire avvicinato, quindi, hanno messo Saporetti sotto i riflettori del mercato di categoria superiore. E alla fine il bomber ravennate ha firmato ieri mattina per l’ambizioso Trento, una volta appurato che il Ravenna non poteva garantirgli, di questi tempi, un eventuale ripescaggio in Lega Pro.

Occasione da sfruttare

Saporetti ha atteso quanto più possibile, poi ha indirizzato altrove la sua carriera immediata, non senza rimpianti: «La mia prima scelta era senza alcun dubbio quella di fare la Lega Pro con la squadra della mia città e la società lo sapeva, per aspettare il Ravenna ho perso consapevolmente qualche occasione, adesso però il tempo stringeva e non potevo avere garanzie, visto che si sono iscritte tutte le squadre aventi diritto alla Lega Pro. Quindi ho preso una decisione che ritengo necessaria per la mia carriera di calciatore, ma che è stata comunque dolorosa. Ho scelto il Trento perché mi ha aspettato a differenza di altre squadre che si erano fatte avanti in precedenza. Hanno influito anche le aspettative importanti del Trento, che vuole fare un campionato di alta classifica». Il catalogo delle reti di Saporetti è ampio e geniale, difficile sceglierne una su tutte: «Credo che quelle belle siano tante, per importanza allora dico il gol al Benelli al Rimini. Non è servito a cambiare il corso del campionato, è vero, ma visto l’ambiente che c’era al Benelli è stato davvero un gol da brividi per me perché era davvero un contesto di altra categoria. Ora vado via però con Serpini lascio il Ravenna in buonissime mani, anche lui è un allenatore molto valido che conosco bene e farà una grande stagione. Ne ho parlato con gli ex compagni che hanno deciso di restare perché ne sono convinto e sarò il primo tifoso del Ravenna nella prossima stagione».

Arrivederci

Arrivato ai saluti, Saporetti lascia con un pensiero tutt’altro che banale: «In questo momento ho una sensazione precisa, che mi porto dentro senza potere avere certezze ma che è molto concreta. Ovvero, che quella che è finita ormai da un mese non sia stata la prima ed ultima esperienza a Ravenna. Sento che prima o poi tornerò, perché con la società il rapporto resta ottimo e perché a Ravenna sono stato benissimo su tutta la linea».

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