Calcio D, Saporetti: "L'ideale sarebbe una Serie C a Ravenna"

È andata in archivio la stagione clamorosamente migliore nella carriera di Simone Saporetti, uno che in realtà sarebbe dovuto sbarcare nella squadra della sua città molto prima ma per indecisioni e/o intoppi (non suoi) c’è riuscito solo un anno fa. Negli occhi e nei numeri resterà soprattutto l’incredibile exploit delle 30 reti segnate tra campionato e Coppa Italia, un’impresa che gli ha permesso di uguagliare i gol del mitico bomber Magheri nel Ravenna fine Anni ’50, sempre parlando di Serie D. La tifoseria giallorossa, che dopo anni di vacche magre ha finalmente ritrovato un bomber nel quale riconoscersi, ora tiene il fiato sospeso, perché la stagione di Saporetti è un megafono per il mercato, probabilmente non solo di Serie D ma anche al piano di sopra. E, all’alba del 6 giugno, è ancora presto per capire le reali possibilità di ripescaggio.

Simone Saporetti, senza dubbio è stata la migliore stagione della sua carriera. Quali sono stati i motivi a suo avviso?

«Confermo, ovviamente, che prima di questa non avevo mai vissuto una stagione così entusiasmante. Credo che essere finalmente arrivato a giocare a casa, con famiglia e amici vicini, è stato molto importante fuori dal campo ed ha rappresentato uno stimolo e anche un motivo in più per sentirmi bene e dare il massimo. Quanto allo schema ed al ruolo ricoperto, fare l’attaccante esterno destro nel 4-3-3 mi ha permesso di dare il massimo e soprattutto di creare tante opportunità per segnare».

Rimpianti per il primo posto?

«Il Rimini aveva costruito lo squadrone per vincere e ci è riuscito. Penso che il Ravenna, con una squadra completamente nuova, abbia disputato una stagione comunque eccezionale restando nei pressi fino alla fine».

Qualche sassolino nella scarpa?

«Non aver vinto il play-off del girone, come avremmo meritato anche nella stessa finale, ma sappiamo che nel calcio può succedere ed al Ravenna è successo, con i gol presi alla fine di una partita dominata. Ultimo, piccolo rimpianto: ho segnato a tutte le squadre avversarie con l’eccezione di Aglianese e Forlì, ci fossi riuscito sarebbe stato un altro primato da ricordare, da aggiungere alle 30 reti stagionali».

Domanda inevitabile. A parte la possibilità di ripescaggio, in questo momento un Ravenna ancora in Serie D ma costruito per vincere può avere lo stesso interesse di una Serie C?

«Ho l’ambizione di voler fare il calciatore e migliorare sempre, quindi dovrò considerare il mio futuro con attenzione in questo periodo. Certamente quello di cui sono consapevole però è che a Ravenna mi trovo benissimo e non è o non sarà facile pensare di cambiare. L’ideale sarebbe poter fare la Lega Pro con questa maglia, poi invece se la decisione sarà di continuare in serie D ne parlerei con la società, per analizzare bene la situazione prima di prendere la decisione migliore».

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