Calcio D, Saporetti: "30 gol a Ravenna? Non ci penso"

Quello che Simone Saporetti sta facendo dall’inizio della stagione non è normale. Non lo può essere perché l’attaccante del Ravenna è costantemente decisivo, segna gol a grappoli e le sue reti non sono mai banali. Anzi, la maggior parte di queste sono spettacolari, difficili da reperire in categoria, come il gol dopo 70 metri di corsa nei minuti di recupero contro la Tritium, la punizione che dal nulla si abbassa e piove all’incrocio contro il Fanfulla e, per restare all’attualità, la girata volante che ha risolto il complicato match di mercoledì contro l’Alcione. «Ho pensato subito alla rovesciata - spiega il bomber - come quando provo a farla in spiaggia (ride, ndr) ed è andata bene. Poi l’Alcione ci ha reso la vita difficile perché non è stata la classica squadra che viene al Benelli, si difende e riparte in contropiede, invece l’idea di gioco dei lombardi era diversa da tante altre e sinceramente ho anche apprezzato la loro gara. Potevamo comunque fare alcune cose meglio e possibilmente chiuderla prima, questo sì, alla fine però siamo riusciti a vincere e sono altri tre punti fondamentali. Averli ottenuti grazie alla mia acrobazia mi ha fatto piacere».

Beniamino

Saporetti, grazie a tutte queste prodezze, oltre ad essere entrato di diritto nel novero dei giallorossi più amati di tutti i tempi dalla tifoseria si è lanciato all’inseguimento di un record che, prima dei suoi exploit, sembrava assolutamente fuori portata: le 30 reti realizzate dal mitico bomber Magheri nel campionato di serie D 1957-’58. Attualmente Saporetti è arrivato a quota 25e il tempo per fare un’impresa che sarebbe comunque clamorosa non gli manca. «Al record non ci penso, sinceramente, quando vado in campo io provo a segnare sempre e comunque, poi andremo a vedere a fine stagione cosa sarà successo. Nel frattempo penso che la cosa più giusta sia sempre quella di restare concentrati e andare avanti una partita alla volta».

Quindi, per ora, si va avanti un passo dopo l’altro e navigando a vista, quindi sull’orizzonte ottico immediato c’è il Forlì: «E’ una squadra cambiata tanto rispetto all’andata, ha attraversato mesi difficili, avuto problemi ma sta risalendo la classifica e ha appena reagito alla grande al lutto che ha avuto in settimana vincendo sul non facile campo della Tritium. Mi aspetto naturalmente una gara difficile, anche perché si tratta di un derby. Dovremo interpretarla però come abbiamo sempre fatto, quindi cercando di comandare il gioco per vincerla».

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