Calcio D, rinforzi in società e Serie C: la doppia missione del Rimini

Le parole del presidente Alfredo Rota sabato mattina nella pancia del Romeo Neri non sono passate inosservate. Anzi hanno fatto rumore: «Con Gabellini stiamo valutando un progetto e non escludo che possa avvicinarsi al Rimini. Del resto sono sempre stato dell’idea che per avere una società forte bisogna avere diversi imprenditori perché una persona sola al comando prima o poi si stanca. Ci sono state le festività natalizie e quindi il discorso si è interrotto...». Come dire che i contatti saranno ripresi subito, già in questo mese, c’è addirittura chi ipotizza che il closing possa avvenire entro la fine di gennaio, ma più ragionevolmente si può pensare febbraio per fare un po’ come l’anno scorso quando l’attuale stagione fu impostata a marzo con tutti i benefici che il Rimini di Gaburro sta avendo. Sì perchè le intenzioni sono quelle di anticipare ancora una volta la concorrenza anche se stavolta c’è un campionato in ballo a differenza dell’anno scorso dove il Rimini non era mai stato veramente in lizza per arrivare primo. Insomma ora bisogna trovare il giusto equilibrio tra campo e stanza dei bottoni anche se il direttore sportivo Maniero sabato ha detto chiaramente che «i giocatori non sono distratti dalle vicende societarie, loro pensano soltanto ad allenarsi e giocare bene». Cosa peraltro che il Rimini ci sta riuscendo benissimo, quindi si lavora su due fronti in casa biancorossa: da una parte si attende con ansia la ripresa del campionato, dall’altra si lavora per il closing societario perchè Claudio Gabellini, imprenditore di San Giovanni in Marignano e con un passato nel Fano, è sempre più vicino.

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