Calcio D, Rimini: un primato costruito giocando d'anticipo

Il Rimini vola. Forse più di quanto ci si potesse aspettare, visto che nel corso dell’estate è stato rivoltato come un calzino: una squadra rifatta da cima a fondo, a cominciare dallo staff tecnico. Alla luce di questa rivoluzione, era lecito attendersi una prima fase di praticantato e invece la squadra allenata da Marco Gaburro sta giocando come se fosse insieme già da diversi anni. Probabilmente l’avvio ritardato del campionato ha fatto il gioco dei biancorossi, però questa partenza a razzo con gol a grappoli non era facilmente preventivabile. «Mi aspettavo che la squadra fosse competitiva - dice colui che l’ha costruita, il direttore sportivo Andrea Maniero - e sono contento che abbia dimostrato subito tutto il suo valore. Però sia chiaro, non abbiamo ancora fatto nulla, siamo solo all’inizio di un percorso lungo e difficile, però questo Rimini ha ancora molti margini di miglioramento».

La programmazione

Il direttore sportivo veneto spiega in cosa può crescere ancora la sua creatura: «In tanti aspetti come consapevolezza, fisicità, personalità e tutto questo deve avvenire attraverso il lavoro quotidiano».

Quest’anno la società ha potuto programmare a differenza dell’anno scorso visto che si buttò nella mischia ad agosto a causa del prolungarsi del cambio di proprietà. Insomma questo primato, fatto di 14 gol fatti, appena due subiti, con 10 giocatori già andati a bersaglio per un totale di 13 punti su 15, arriva da lontano, da aprile quando l’ex dg Antonello Sammarco chiamò Andrea Maniero e lo fece conoscere al presidente Alfredo Rota che ne rimase subito colpito positivamente. «Non conoscevo Rota - dice Maniero - e ora dopo diversi mesi posso dire che è una persona squisita, innamorato del suo Rimini al quale dedica parecchio del suo tempo. Viene sempre in trasferta, segue il settore giovanile, è un generoso, non ci fa mai mancare nulla, insomma ha valori morali e umani sopra la media. È dentro al 100 per cento in questo Rimini e l’attuale primato parte innanzitutto da lui».

Pericolo Sammaurese

Domani si va a San Mauro Pascoli per la sesta giornata di campionato, anticipata quasi in toto a parte Tritium-Carpi. Ci si aspetta un altro derby combattuto come è stato quello del Morgagni con il Forlì e terminato qualche settimana fa con un successo di misura: «Un altro derby insidioso - sentenzia Maniero - l’undici di Protti può vincere con chiunque perché gente come Bonandi che è rimasto a San Mauro solo per una scelta di vita altrimenti è da categoria superiore, Scarponi, Gaiola, Benedetti e Merlonghi per esempio conferiscono qualità all’impianto. E poi la Sammaurese è allenata anche bene, ragion per cui servirà massima attenzione da parte nostra in quanto ci aspetterà una gara rognosa».

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