Calcio D, Rimini-Ravenna: duello entusiasmante

Un duello senza precedenti almeno a queste latitudini. Rimini e Ravenna stanno dando spettacolo in serie D e si stanno sfidando a suon di vittorie. Sia chiaro: meriterebbero entrambe di andare in serie C ma il regolamento ne promuove solo una direttamente rimandando la seconda ai play-off che lasciano sempre il tempo che trovano. La classifica dice a 9 giornate dalla fine: Rimini 73, Ravenna 68. Inutile girarci attorno, le due romagnole rischiano seriamente di sfondare il muro dei 90 punti. Chapeau.

Qui Rimini

La squadra di Gaburro ha 5 punti di vantaggio, dote non trascurabile anche se non ancora necessaria per vedere la luce. La forza del Rimini sta soprattutto nella fase difensiva dove non prende mai gol. Basti pensare che nelle ultime 11 partite Marietta ha incassato solo una rete, su calcio d’angolo, mentre al Romeo Neri non ha mai preso gol su azione. L’imbattibilità è salita a 605’ e ora i difensori segnano pure gol pesanti, vedi Pietrangeli contro il Mezzolara. Una performance che nasce dalla forza fisica visto che il Rimini ha una struttura da squadra medio-alta di serie C. Emblematiche le parole del tecnico della Correggese, Gabriele Graziani, due settimane fa dopo la sconfitta per 0-2: «È dura giocare 90 minuti contro un avversario così forte fisicamente, ci vai a sbattere di continuo e alla fine ti logori». Poi il Rimini ha altri pregi ovviamente, visto che ha segnato 61 gol e non dipende in fase realizzativa da uno o due elementi ma trova linfa vitale un po’ da tutti perché la rosa è profonda. I pericoli maggiori sono le trasferte di Agliana (domani), Carpi e appunto Ravenna in totale saranno quattro i viaggi, l’ultimo a Sasso Marconi alla penultima giornata. Quindi 5 le gare al Romeo Neri dove i biancorossi hanno sempre vinto pareggiando solo con il Ravenna. La sfida con il Lentigione all’ultima giornata potrebbe essere un jolly, nel senso di un pericolo scampato perché i giochi potrebbero o essere già fatti, oppure gli emiliani sicuramente saranno terzi matematicamente. Insomma il Lenz non avrà quell’animus pugnandi che invece avrà il Fanfulla domenica, oppure che hanno avuto Mezzolara e Sammaurese giusto per citarne alcune. La squadra di Gaburro è sempre stata sul pezzo fino adesso, non ha mai avuto momenti di crisi, neppure dopo la sbandata di Bagni di Lucca con il Ghiviborgo che il 19 gennaio era ultimo in classifica. Perchè proprio dopo quel passo falso è arrivata l’attuale striscia positiva oppure dopo il ko dell’andata a Budrio con il Mezzolara è stata pescata la cinquina all’Aglianese che domani avrà il dente avvelenato. A tal proposito saranno fuori Tomassini, Andreis, Greselin, mentre Callegaro è in dubbio.

Qui Ravenna

Il sempre più convincente Ravenna di Andrea Dossena ha un solo problema: il Rimini. D’accordo, i programmi di inizio anno, almeno ufficialmente, non parlavano di promozione, ma i numeri dicono che in qualunque altro girone il Ravenna, con i suoi 68 punti, sarebbe saldamente in testa alla classifica. Con un margine minimo di 5 punti sul Cerignola (girone H), 6 sul San Donato Tavernelle (girone E) e Novara (girone A) ed un massimo su Recanatese (15 punti, girone F) e Giugliano (11, girone G). Per non parlare, poi, delle reti fatte, perché il Ravenna ne ha fatte la bellezza di 72 e solo le 69 del San Donato Tavernelle si avvicinano alle tante prodezze giallorosse. Comunque vada a finire, il campionato del Ravenna può considerarsi fin da ora molto buono e diventerà eccellente se Saporetti e compagni riusciranno a rispettare il pronostico in tutte le partite da qui alla fine del campionato. Ovvero quasi sempre, a parte il big match con il Rimini che sarà da classico 1X2 sulla carta, in programma il 10 aprile al Benelli. Il poker rifilato al Prato, intanto, ha lasciato nella memoria di squadra e tifosi moltissime cose buone ma anche qualcosa da rivedere, perché i toscani hanno avuto almeno cinque o sei notevoli occasioni da gol e per fermarli sono serviti tre pali e tre parate eccellenti del miglior Botti del campionato. Vero che il Prato del girone di ritorno, come aveva anche ammonito Dossena prima della gara, non è paragonabile a quello incerto e a tratti disastroso del girone di andata, però va da sé che il prossimo step del Ravenna sarà quello di limare le opportunità concesse agli avversari. Tanto per intenderci, l’Aglianese capitalizzò due settimane prima il 100% delle occasioni, molto di meno fece invece il Lentigione pur attaccando in massa per tutto il secondo tempo. Proibito, quindi, lasciare campo al Forlì nel derby di domenica prossima, perché una gara del genere comporta sempre pericoli. Così come ci sarà un altro derby insidioso, quello di San Mauro Pascoli contro la Sammaurese di Protti. Come dire che alla fine della fiera sarà proprio dai confini che il Ravenna dovrà guardarsi maggiormente. Però chiunque, tra i giallorossi, ha sempre detto che bisogna pensare ad una partita alla volta. Quindi, domani sotto con l’Alcione, con cui c’è un conto da regolare. Aperto quando il Ravenna non era ancora il Ravenna, però.

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui