Calcio D, Rimini, ma cosa c'entra Gabbianelli con la Serie D?

Una piacevole costante. Nel Rimini che ha infilato la sesta marcia nella sua progressione finora devastante c'è senza dubbio la classe fuori categoria di Gianmarco Gabbianelli.

Il “Messi biancorosso”, con il suo mancino magico, domenica è stato decisivo per sbancare l'insidioso campo del Borgo San Donnino (sesta rete stagionale, quarta consecutiva). «Indubbiamente fa piacere, a livello personale in carriera non ero mai partito così bene ma molto merito va ai compagni. Le partite non si vincono da soli, poi posso sempre migliorare in termini di qualità. Non mi pongo limiti, il primo obiettivo è arrivare a 15 gol perché finora non ci sono mai riuscito anche se nelle mie ultime due stagioni in D con Monterosi e Campodarsego ho sempre raggiunto la doppia cifra (12 e 10 ndr). Però, come ho sempre detto, segnare non è la mia priorità ma ovviamente è sempre bello e se posso aiutare la squadra così, tanto meglio».

In questo momento il Rimini sembra in stato di grazia però, a voler guardare il pelo nell'uovo, deve imparare a chiudere prima le partite perché anche contro gli emiliani le occasioni non sono mancate. Una anche a Gabbianelli. «Rivedendo le immagini devo dire che è stata piuttosto clamorosa, meno male che i nostri avversari non hanno pareggiato altrimenti questo errore sarebbe costato caro. Purtroppo non sono un uomo d'area, un finalizzatore, quindi non ho quella freddezza necessaria in certe situazioni. Lì sono stato tratto in inganno dai movimenti del difensore».

L'attaccante passa ad analizzare la terza vittoria consecutiva in trasferta. «Un successo importante per dare continuità. Da quel che ho letto online, nella sua storia il Rimini non aveva mai vinto così tanto nelle prime otto giornate, speriamo di proseguire su questa strada e centrare la settima consecutiva, anche perché dietro di noi stanno viaggiando senza mollare un centimetro. Nessuno comunque aveva ancora mai espugnato la tana del Borgo San Donnino, che tra l'altro ha provato a giocare la partita senza snaturarsi. E' stata una gara piacevole, potevamo segnare di più ma anche subire gol».

Invece il fortino non è crollato. «E' un lavoro di squadra, anche se io magari aiuto un po' meno a difendere. Noi aggrediamo alti, dietro siamo compatti e forti fisicamente, poi Tanasa è uno schermo molto importante. Certo, in questo momento tutto gira al meglio, altrimenti avremmo subìto già gol in casa contro il Real Forte Querceta oppure domenica a Fidenza. Arriveranno prima o poi i momenti difficili, ma non dovremo perdere la bussola».

Gabbianelli si sta esaltando e non è un caso che finora sia sempre partito titolare (come lui solo Marietta, Andreis e Tanasa). «Sono contento della fiducia dell'allenatore, questa aiuta anche sul piano del rendimento e spero di ripagarla il più possibile. Ovviamente ognuno vorrebbe sempre giocare, se poi un giorno dovessi partire dalla panchina, non ci sarebbero problemi».

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