Calcio D, Riccione, rabbia De Silvestro: “Il mio gol era valido”

Sono passate poco più di 24 ore dal derby con il Ravenna, ma in casa Riccione la rabbia per la sconfitta è ancora tanta. E i motivi sono spiegati bene da Elio De Silvestro, uno dei più positivi nell’acquitrino del Bruno Benelli. «La rabbia nasce dal gol che mi è stato annullato dopo neanche 5 minuti dall’inizio della partita – dice il centrocampista – Benedetti ha messo questa palla in verticale, Milani, il loro difensore, è andato volontariamente sulla sfera e l’ha toccata mandandomela sui piedi. L’assistente però ha segnalato il mio fuorigioco. Poi su un’azione esattamente uguale con Mokulu invece ha fatto continuare. Non so se avete presente Empoli-Napoli: sul primo gol Zielinski mette questa palla tesa con Osimhen in netto off-side, sulla traiettoria però interviene Ismajli che fa autogol e l’arbitro lo convalida. È stato un errore grave perché con il campo messo in quelle condizioni sarebbe cambiato tutto. Senza dimenticare le occasioni che poi abbiamo avuto con Scrosta, Ferrara, Mokulu e D’Antoni. Ci sarebbe stato stretto il pareggio, figuriamoci la sconfitta. Ma questo è il calcio, adesso dobbiamo prenderci tutto quello che di buono stiamo facendo e concentrarci subito sulla prossima partita».

Che sarà contro una Bagnolese impegnata nella lotta per non retrocedere direttamente. Senza contare che domenica, Mattia Gori non avrà Benedetti e Bellini, entrambi ammoniti e diffidati: «Adesso abbiamo due gare in casa, Bagnolese e Scandicci, che non possiamo assolutamente sbagliare. Mancano nove partite alla fine del girone di ritorno e quindi i punti iniziano ad avere un peso specifico enorme. Siamo in zona play-off e vogliamo fare di tutto per arrivarci e andare avanti il più possibile. Ne abbiamo tutte le potenzialità».

Arrivato nella finestra del mercato invernale, De Silvestro ha subito fatto vedere le grandi qualità che possiede. Non solo tecniche, ma anche umane. Uno con la sua carriera avrebbe potuto farla cadere dall’alto. Invece si è messo completamente a disposizione dell’allenatore ed è sempre il primo a tirare in allenamento. «Quando ho parlato con il presidente sono rimasto colpito dal suo entusiasmo, dalla sua voglia di portare questa squadra tra i professionisti. Ci ho pensato un attimo e poi gli ho detto di sì e scelta migliore non potevo farla. A parte la qualità della vita che qui in Romagna è speciale, il presidente non ci fa mancare nulla. È una persona molto seria e ha costruito una squadra che se fosse stata questa dall’inizio del campionato, sarebbe certamente molto più in alto. Del resto ha cambiato metà uomini e per conoscersi bene, ci vuole del tempo. Mi piacerebbe molto regalargli una bella soddisfazione e non lo dico per essere ruffiano, ma è la verità. Nell’ambiente il suo nome sta circolando, tutti sanno che a Riccione c’è gente seria che vuole fare grandi cose».

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