Calcio D, Ravenna, occhi bene aperti a Prato
Restano tre Gran Premi della Montagna per il Ravenna da qui alla fine del campionato, almeno a giudicare dalla planimetria conclusiva del girone D. Il primo è in programma oggi (ore 15) a Prato, perché è comunque un campo caldo anche se i toscani non hanno rispettato le attese di inizio stagione e perché i giallorossi dovranno ovviare all’assenza di una pedina fondamentale come Spinosa. Detto questo, il Ravenna andrà come sempre a giocarsela tenendo il coltello dalla parte del manico e giocando d’attacco e soprattutto all’attacco, ma dovrà evitare la tendenza a prendere reti a freddo o dal nulla come è successo, dopo lungo tempo in verità, contro l’Aglianese.
Soluzioni e rischi
Nel pre-partita, Andrea Dossena come sempre non ha considerato i singoli assenti come un potenziale alibi, ma ha parlato della squadra e di un avversario comunque insidioso: «Mi tengo due opzioni per sostituire Spinosa, che ha preso un cartellino evitabile perché non dovuto ad un fallo. Comunque vedrò alla fine cosa fare, potrei anche cambiare modulo scegliendo uno dei due. È chiaro che Spinosa spicca sempre nel nostro schieramento però, come sempre, in questa rosa i sostituti ci sono e la squadra gira sempre bene. Il Prato è più aggressivo rispetto all’Aglianese nostra ultima avversaria, ha sicuramente più gamba ed è in forma a giudicare dagli ultimi risultati. Credo poi che i lanieri avranno sicuramente voglia di rivalsa dopo l’1-4 dell’andata, peraltro nel frattempo hanno cambiato tecnico pur mantenendo il 3-5-2 e atteggiamento e mi aspetto di andare a giocare una partita a viso aperto. L’aspetto mentale di incanalare la partita come vogliamo potrebbe essere determinante per il risultato. All’andata il Ravenna giocò una grande gara creando tante occasioni oltre alle quattro reti, ma il Prato non è più quel tipo di squadra e l’incontro sarà certamente diverso».Quanto al ritorno del campionato dopo due settimane, questa è l’analisi del tecnico: «Come era successo per la sosta forzata del Covid la sosta secondo me è servita, là per lavorare e adesso per fare riposare un po’ diversi giocatori e togliere un dubbio fisico su Spinosa che dopo lo stop è stato risolto. Ho trovato i ragazzi in condizione alla ripresa ed in settimana li ho visti bene».