Calcio D, Quest'anno il Forlì si è dato un obiettivo: lottare per la Serie C

Calcio

Riparte lontano dai riflettori e dai proclami più o meno roboanti il Forlì del Graffiedi2 che però sembra avere una luce chiara sul percorso da intraprendere.

Le parole di Cangini

Nella calura del giardinetto presso la Er Lux il diesse Sandro Cangini insieme all’allenatore ha illustrato programmi e progetti per questa stagione, con il presidente Gianfranco Cappelli in posizione più defilata. «Avevamo la necessità di rinnovare e ringiovanine la squadra – ha spiegato Cangini – per ritrovare lo spirito di appartenenza e un’unità di intenti nel più breve tempo possibile. Sono arrivati calciatori importanti perché abbiamo ricercato la qualità mentre abbiamo lasciato perdere chi ha dimostrato qualche titubanza. Ho lavorato in sintonia con il tecnico e la società che è stata molto presente in questi due mesi di mercato. In definitiva posso affermare di aver allestito un Forlì più giovane ma non più debole». Ed ha trovato spazio anche per i sentimenti Sandro Cangini: «È la decima stagione che sono al Forlì che ormai fa parte degli anni più belli della mia vita negli ultimi 15 anni. Si tratta di una società che è al primo posto nel mio cuore». Ma quali sono gli obiettivi stagionali dei Galletti? Il diesse ha mantenuto saldo l’aplomb: «Ci piace vincere ma sarebbe presuntuoso affermare adesso che la squadra vincerà. Diciamo allora che ricominciamo da zero con l’obiettivo di essere competitivi ad alto livello in poco tempo. I giocatori devono capire che in campo si va in undici ma anche chi gioca mezz’ora deve sentirsi un titolare».

Il pensiero di Graffiedi

Mattia Graffiedi dopo aver ringraziato per la conferma ha rilasciato la prima chicca: la fascia di capitano passerà ad Elia Ballardini: «Il primo step che dobbiamo raggiungere è la coesione perfetta a livello di ambiente. Ho chiesto giocatori per attuare il modulo 4-3-3 ma non mi voglio focalizzare solo su uno schema e sono aperto ad altre soluzioni. Da questo punto di vista ci saranno molto utili le amichevoli che sono la parte più allenante della preparazione ed a questo scopo ne disputeremo tante». Iniziare bene è il refrain su cui impostare il lavoro fin dai primi giorni. «Per le prime due settimane faremo una seduta giornaliera al mattino perché ci attende una stagione lunga con 40 partite. Fra i pali Ravaioli ha dimostrato di essere un giocatore pronto, in difesa la partenza di Pezzi è ben compensata da Maini che ha un curriculum che parla da solo ed è all’altezza per questo campionato poi l’hanno scorso ha fatto anche 5 gol mentre noi con i difensori abbiamo fatto molta fatica a trovare la via della rete».

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