Calcio D, portiere e playmaker: Botti è un valore aggiunto del Ravenna

Federico Botti è il libero aggiunto dello schieramento di Andrea Dossena. Anzi, volendo, è il primo playmaker della squadra. Uno dei cardini del gioco voluto dal tecnico di Lodi, infatti, è la costruzione dal basso e anche per questo il portiere arrivato in prestito dal Brescia è stato scelto l’estate scorsa come soluzione ideale.

Primo play

Botti, dunque, è il primo calciatore coinvolto nella costruzione della manovra, anche se i suoi compiti principali restano ovviamente legati ad altre situazioni: «Dall’inizio dell’anno penso di essere migliorato nella gestione del pallone con i piedi, come esige il nostro allenatore. Penso che questa caratteristica potrà servirmi molto anche in futuro, visto il modo in cui il calcio si sta evolvendo, ed in questo senso voglio migliorare ancora da qui a fine stagione».
Fino a metà, partita più partita meno, del girone di andata, il Ravenna concedeva qualche opportunità di troppo alle squadre avversarie, poi con la crescita complessiva del rendimento della squadra la situazione è cambiata abbastanza radicalmente e adesso i rischi per Botti sono molto diversi, perché all’interno di una partita tutto sommato tranquilla può sempre capitare un pericolo all’improvviso. È successo anche sette giorni fa a Seravezza, e Botti con una prodezza ha salvato lo 0-0 prima che il Ravenna dilagasse nella ripresa: «Sicuramente quando sei poco coinvolto non è facile per un portiere da un momento all’altro evitare un gol nell’unica occasione creata dagli avversari, ma del resto quando giochi in una squadra forte che punta a vincere tutte le partite può sempre capitare e io cerco di farmi trovare pronto».
Botti, in qualità di Under è un valore aggiunto nella rosa di Dossena, ma da un mese in casa si è ritrovato la concorrenza importante di Menegatti.
«L’arrivo di Pietro mi ha stimolato perché debbo dimostrare sempre di meritare di giocare e comunque anche nel singolo allenamento debbo dare sempre il 110%».