Calcio D, Peroni chiama Rimini: "Ci serve lo stadio pieno"

Il Rimini non può e non deve fermarsi adesso. Ragion per cui il direttore generale Franco Peroni fa un vero e proprio appello agli sportivi riminesi ed ai tifosi biancorossi, una pacifica e sportivissima “chiamata alle armi”, affinchè domenica il “Romeo Neri” sia pieno per il match che oppone il Rimini al Seravezza. È lo snodo più importante del campionato ed il Rimini non può fallire l’appuntamento con la vittoria: «Al di là del passo falso di Carpi - sottolinea Peroni - la nostra è una grande famiglia che può vivere momenti belli e momenti complicati. La cosa bella è che le difficoltà si affrontano insieme, ci attende una promozione da portare a casa, la cosa complicata è che dobbiamo fare quattro punti. Una squadra che ha totalizzato 83 punti ne può fare altri quattro». Peroni racconta come si è arrivati a giocare questo match al “Neri”, fatto per nulla scontato visto il concomitante raduno nazionale degli alpini: «Il Prefetto Giuseppe Forlenza ha dimostrato di essere molto di più che all’altezza, ci ha ascoltato, ha capito quale era la voce che veniva dal cuore, non potevamo giocarci una partita come questa fuori casa, a Misano o San Marino, ma vorrei ringraziare anche il sindaco, anche lui è stato molto più di un mediatore. Dunque il Rimini ha bisogno domenica di tutti coloro che vogliono bene ai colori biancorossi. Andranno messi da parte tutti i problemi, parcheggi e quant’altro, e si deve venire allo stadio per urlare forza Rimini. A proposito per gli alpini abbiamo preparato una promozione particolare, ingresso e maglietta celebrativa, così come per i tifosi abbiamo abbassato i prezzi di tutti i settori». Il direttore generale cerca anche di fare il punto sulle condizioni attuali del Rimini in vista dell’importante sfida di domenica: «C’è una componente fisica ed una mentale. Da un punto di vista fisico la squadra è a posto, non ci sono problemi sostanziali, Il problema è mentale, domenica giocando alle 18 il risultato del Ravenna ci ha tratto in inganno, sembrava che il più fosse fatto. Invece questo campionato è da vincere, abbiamo ereditato il deserto, oggi abbiamo dei valori aggiunti su tutti i settori». Infine il punto sulle trattative societarie: «A gennaio avevo detto che entro il 15 febbraio avremmo trovato la quadra per un nuovo assetto societario, nel frattempo abbiamo lavorato sodo per rafforzare la società, ora stiamo lavorando imprenditore per imprenditore su un progetto condiviso. Ci sono fior di imprenditori che vogliono mettere le mani sul Rimini, ma secondo me più soggetti ci sono, diciamo sette-otto, meglio è, e ciò che porterà la sostenibilità del progetto sarà il Centro della Gaiofana, così il Rimini diventerà una macchina da guerra».

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