C’è un nuovo sceriffo in città, poco disposto a tollerare sgarbi o affronti da parte dei cattivi. Scherzi a parte, Massimiliano Montuori è il nuovo ministro della difesa del Ravenna, probabilmente il perno centrale del reparto a tre che può già contare anche su Caiazza (centro destra) e attende di essere completata con un terzo elemento da reperire sul mercato.
Contesti roventi
Montuori viene da contesti di categoria decisamente accesi, visto che ha militato sempre nei gironi del centro sud, quindi trasferendosi a Ravenna ha optato anche per un cambio di scenario in tutti i sensi, personale e professionale.
«Ravenna è una piazza con 110 anni di storia e con una grande tradizione, ringrazio il direttore e il tecnico per la fiducia nei miei confronti e darò il massimo per riportare la squadra nelle categorie che le competono».
Quanto ai diversi ambiti ed ambienti che lo aspettano, Montuori la vede cosi.
«Ogni girone ha caratteristiche diverse, l’esperienza in serie D me l’ha insegnato, da adesso in poi mi aspetto più qualità di gioco ed equilibrio tattico. La cattiveria sportiva che mi è servita senza dubbio nei gironi meridionali potrei sfruttarla in questo contesto nuovo per me».
La difesa a tre che lo vedrà protagonista, poi, è pane per i denti dell’ex difensore del Vastogirardi il quale sbarca in terra giallorossa con le motivazioni a mille.
«Preferisco la difesa a tre perché ritengo si adatti meglio alle mie caratteristiche ma ho giocato molto spesso anche a quattro e quindi non ho problemi neppure in quel caso. Anche perché sono convinto che conterà tanto l’interpretazione che noi calciatori diamo al ruolo. E sarà fondamentale creare un gruppo solido anche se in grande parte nuovo, cosa che sono convinto riusciremo a fare a Ravenna».