Calcio D, il Ravenna sarebbe capolista in 5 gironi

Il Ravenna durante la pausa può consolarsi soprattutto con le statistiche. Malgrado cinque punti di ritardo in classifica dal Rimini, i numeri di questo campionato appaiono di assoluto rilievo, sia osservando i nove gironi di serie D della stagione in corso, sia guardando la storia della società giallorossa, fatta di sei campionati di quarta serie vinti nel dopoguerra. Il dato che rende comparabile tornei e tempi diversi è la media punti, cioè i punti conquistati divisi per il numero di partite giocate. Il Ravenna con 65 punti conquistati in 28 partite ha attualmente una media punti di 2,32. Se si consultano le classifiche dei nove gironi della serie D, si trovano solo quattro squadre ad avere fatto meglio del Ravenna: la prima è ovviamente il Rimini (media punti 2,50) e poi l’Arzignano nel girone C (2,46) il San Donato Tavarnelle nel girone E (2,38) e il Giugliano nel girone G (2,38). Ciò significa che i giallorossi sarebbero al comando della classifica in cinque gironi su nove. Guardando alla storia c’è un unico torneo di serie D vinto dal Ravenna con andatura superiore a quella attuale: nella stagione 1956-57 la Sarom Ravenna dominò il campionato con una media punti che adattata all’epoca odierna (allora c’erano i due punti per la vittoria) sarebbe di 2,50. Dopo quell’exploit il Ravenna ha vinto cinque volte la serie D con medie punti decisamente inferiori a quella in corso. Il riferimento più vicino nel tempo è la vittoria nella stagione 2016-2017, avvenuta con 65 punti conquistati in 34 partite e dunque con una media punti di 1,91 per la squadra allenata da Mauro Antonioli. Per quanto l’esercizio sia del tutto teorico, il confronto tra quella squadra e quella attuale non avrebbe storia: a questo punto del campionato, dopo ventotto giornate, la truppa di Andrea Dossena avrebbe undici punti di vantaggio. Il Ravenna è anche la squadra ad aver segnato più gol (68) in tutta la serie D. La media-gol vede però i giallorossi (2,43) dietro il San Donato Tavarnelle (2,67) che ha giocato quattro partite in meno. A contendersi la palma del miglior gioco offensivo sono curiosamente un tecnico molto giovane (Dossena, 40 anni) e un vecchio marpione della panchina come Paolo Indiani, 67 anni, allenatore del San Donato.

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