Calcio D, il presidente Protti: "Straordinaria la mia Sammaurese"

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Non è da tutti vincere a Ravenna. Ancor di più farlo mandando in campo ben 6 under in una linea verde arrivata all’apice finale con 7 imberbi a chiudere la gara. Oggi la classifica parla di quinto posto, che potrebbe essere addirittura quarto per la querelle Pistoiese- Forlì, risultato di uno score da prima della classe con quei 13 punti in cinque partite.

Presidente Cristiano Protti, si aspettava una classifica così?

«Francamente è al di sopra di ogni più rosea immaginazione. Siamo all’ottava stagione in serie D ed è la prima volta che siamo così in alto. Storicamente il risultato migliore è stato il sesto posto finale nel campionato 2016/2017. Ma ogni annata fa storia a sè».

Le viene qualche brivido a vedere la classifica?

«No, perché se è vero che i ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario, è altrettanto vero che dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Deve essere chiaro che siamo a metà del nostro percorso, ovvero al traguardo salvezza, che è e rimane il nostro unico obiettivo. Capisco il sogno e l’euforia del momento, ma ci vuole realismo e umiltà, come ha ricordato mister Martini dopo il match contro il Ravenna».

Qual è il segreto di questa Sammaurese?

«È una domanda che mi pongo spesso e fatico a trovare una risposta. Nel senso che vedo la concomitanza di tanti fattori».

Ne indichi alcuni.

«Prima di tutto il bell’amalgama tra giovani e giocatori di esperienza. Quest’anno rispetto alle ultime stagioni abbiamo cercato di conservare il blocco della passata stagione e questo ha favorito l’inserimento dei nuovi. Aggiungo poi un altro elemento importante».

Quale?

«I meriti del tecnico. Si è approcciato alla squadra nel modo giusto, i ragazzi gli vanno dietro e in ogni allenamento danno il massimo. La Sammaurese è una squadra giovane, contro il Ravenna siamo partiti con 5 under, saliti poi a 6, per chiudere a 7. Al centro della difesa ha giocato Manfroni, un 2002, alla prima da titolare. Davanti aveva gente come Guidone e Rivi, giocatori di categoria. Ebbene, tutti i ragazzi hanno dato il massimo e portato a casa un risultato storico».

Dunque tutto bene in quel di San Mauro…

«No, c’è una cosa che purtroppo non mi spiego e mi lascia un po’ di amaro in bocca».

Che cosa?

«Il poco pubblico al Macrelli. Lo dico da sammaurese prima che da presidente. Stiamo costruendo qualcosa di grandioso eppure allo stadio vengono poche persone. Penso che i ragazzi meritino il calore della gente. Mi auguro che già da domenica, quando ospiteremo una squadra di blasone come il Prato, ci siano le tribune piene e i nostri giocatori possano contare su una spinta in più».

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