Calcio D, il Forlì targato Protti e Martini prende forma. Cappelli: "Abbiamo le idee chiare"

In silenzio, senza proclami, evitando di far trapelare ogni piccolo spiffero, l’assemblaggio del nuovo Forlì, dopo l’ennesima rivoluzione, è già in atto. Il neo diesse Cristiano Protti è al lavoro anche se la presentazione ufficiale è saltata per motivi di opportunità come spiega il presidente Gianfranco Cappelli. «C’erano e ci sono problemi ben più importanti da affrontare ed abbiamo preferito soprassedere. Intanto abbiamo consegnato a Cristiano Protti un budget altissimo come quello che ha avuto a disposizione il predecessore Sandro Cangini. Nel nuovo diesse riponiamo grande fiducia, lui è stato presidente e direttore sportivo allo stesso momento, esercitando una doppia funzione in cui sapeva che doveva tirare da una parte ma anche dall’altra».
Perché è stato scelto l’ex presidente della Sammaurese, quindi, è presto detto: «Ci lega un’amicizia di lunga data ed un discorso imbastito da tempo, ha deciso di mettersi in gioco e da parte mia e della società ha tutto il sostegno necessario».
A Protti spetterà anche la scelta principale e primaria quella dell’allenatore destinato a prendere il posto di Mattia Graffiedi. Sarà Marco Martini con cui ha condiviso l’esperienza a San Mauro con la squadra che ha sfiorato i play off? Gianfranco Cappelli non conferma ma neppure smentisce: «Gli abbiamo conferito un pieno mandato in quanto a fiducia, avrà certamente idee chiare sia per quanto riguarda la panchina che i giocatori su cui investire».
Il presidente dopo le polemiche di fine campionato ribadisce: «Non smobilitiamo e smantelliamo niente ed abbiamo idee chiare. L’obiettivo, in primo luogo, è quello di valorizzare i nostri giovani per cui gli under arrivati in prestito come Fornari, Fusco, Guerra e Farneti torneranno alle società di appartenenza e sono svincolati giocatori come Tascini e Cognigni che per colpa degli infortuni non hanno potuto dare il contributo che ci aspettavamo. Resterà invece Nico Manara che ha giocato solo 370 minuti ma rientra nei piani societari, è un bravo ragazzo che ha dimostrato di avere i numeri, sta cercando di recuperare allenandosi duramente dopo l’operazione per la ricostruzione del legamento crociato destro».
Sarà ancora nel Forlì il futuro di Paolino Rrapaj, beniamino dei tifosi? Cappelli in questo caso è molto prudente: «Vedremo come si evolverà la situazione con lui». La mancata qualificazione ai play-off è ancora una ferita aperta, un tasto assai dolente per il presidente dei Galletti: «Mi brucia ancora e neanche poco. Ci avevo fatto un pensierino per un’ambizione personale ma sono stati commessi errori, ad esempio, nel mercato di dicembre dove si poteva scegliere un altro attaccante. Con quello che sta succedendo e con società in dubbio per la prossima stagione l’approdo ai play-off poteva aprirci qualche nuova opportunità e l’orizzonte attuale sarebbe stato diverso».

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