Calcio D, il doppio ex Mastronicola "Sammaurese-Rimini apertissima"

Si è seduto sulle panchine di Sammaurese prima e Rimini poi, dopo aver indossato le maglie di entrambe le formazioni quando ancora sudava in difesa. Alessandro Mastronicola è il giusto cono d’ombra per analizzare il derby di sabato prossimo che metterà di fronte le due squadre. Il campo è il Macrelli, stadio tradizionalmente favorevole al Rimini che in D ha fatto un 2/2 di vittorie. L’ultima lo scorso anno, in una gara rocambolesca.

Buongiorno, Mastronicola: cinque mesi fa sbancò il Macrelli da allenatore del Rimini dopo aver giocato in dieci per un tempo.

«Più che la vittoria ricordo la settimana tosta da cui venivamo. Il sabato feci scelte difficili, poco simpatiche per alcuni (Ambrosini, Casolla e Pupeschi in tribuna per scelta tecnica, ndr), che alla fine mi diedero ragione. Sapevo che per vincere era necessario essere drastici».

Che partita sarà quella di sabato?

«Difficile per entrambe. Il Rimini viaggia a ritmi importanti e fa vedere tutta la sua forza, la Sammaurese è alla ricerca di una scossa dopo due sconfitte di fila. Considero il risultato aperto».

Il Rimini è primo: se lo aspettava?

«Sì, perché ha una rosa importante con tanta qualità e perché è stato costruito per restare in alto».

La differenza rispetto allo scorso anno?

«La qualità».

Dall’altra parte c’è una Sammaurese che arranca.

«Quella delle partenze difficili è stata quasi sempre una costante per tanti motivi: cambia tanti giocatori e non è semplice calarsi in un contesto di gioco diverso. Aggiungiamoci gli infortuni e una rosa non ancora completata ed ecco che il quadro è tracciato. L’ho vista contro l’Aglianese e devo dire che avrebbe potuto raccogliere qualcosa di più».

La Sammaurese è la romagnola più longeva in Serie D, essendo al 7° campionato consecutivo.

«È una realtà a tutti gli effetti, a differenza di Rimini e Ravenna che salgono e scendono tra C e D, e il Forlì che ha alle spalle il professionismo. Ogni salvezza della Sammaurese equivale alla vittoria di un campionato, grazie anche a un presidente che ha passione e fa tanti sacrifici. Lì ho fatto la mia prima esperienza in panchina in D».

Un bilancio?

«Mi ha fatto crescere su tanti fronti. Conquistammo la salvezza con buon anticipo in un girone decisamente tosto».

E invece l’ultima esperienza a Rimini?

«Mi ha lasciato tanto, in primis la convinzione delle mie idee che porterò sempre avanti. Il confronto deve essere tra due parti e non sempre è avvenuto. A bilancio rifarei tutto ciò che ho fatto».

Andiamo a sabato, chi deciderà il derby?

«Le individualità del Rimini, la caparbietà e l’ignoranza sportiva della Sammaurese squadra abituata a soffrire».

Pronostico?

«Non ne faccio, è troppo complicato. Non ho neanche deciso se venire a vedere la partita: sarebbe una sofferenza per le mie due parti, sammaurese e riminese».

Carboni e Bonandirischiano di saltare il derby

A due giorni dal derby si registra qualche problema di natura fisica su ambo i fronti. La Sammaurese è alle prese con le condizioni non perfette di Bonandi che ha giocato sì a Carpi domenica scorsa ma stringendo i denti. Dovrebbe farcela per sabato ma non è così scontato per ora. Inoltre il tecnico Protti è alle prese anche con gli acciacchi di Diop, sarebbe l’ex di turno, anche se l’attaccante di colore parte comunque dietro a Giannini almeno nelle gerarchie.

Invece in casa Rimini non sta benissimo il difensore centrale Carboni, il match winner del derby di Forlì. L’ex Gozzano lamenta un dolore alla caviglia e pertanto le sue condizioni saranno monitorate fino alla fine. Anche in questo caso l’impressione è che Carboni stringerà i denti e giocherà però Gaburro dispone di una rosa ampia e quindi poi bisognerà anche vedere la soglia di rischio che se è alta indurrà il tecnico a dirottare su Cuccato visto che mercoledì si ritornerà in campo. AL.PR.

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