Calcio D, Haruna: "I miei passi da gigante per il Ravenna"

Adamo Haruna è arrivato a Ravenna sulla scia della piccola migrazione avvenuta da Siena e condotta, nella trafila, da Andrea Grammatica e, subito in schiena, da Marco Guidone. Il ragazzo nato in Nigeria ha fatto vedere subito di possedere la gamba giusta ed una faccia tosta all’altezza della categoria e del cambio di squadra e di prospettive. Doveva essere, Haruna, una freccia in più all’arco di Andrea Dossena in un centrocampo nel quale piazzare comunque un giocatore under, poi l’esplosione di Prati e comunque il buon rendimento di Lussignoli hanno allargato la concorrenza nel reparto e le aspettative di Haruna probabilmente in parte disilluse. Ma ci ha pensato Dossena a non tarpargli le ali disegnandogli il nuovo ruolo di esterno difensivo, possibilmente di destra, e così al momento attuale Haruna ha messo assieme quasi la metà delle presenze da titolare e dei minuti giocati.

Più spazio

L’interessato, comunque, dimostra di avere gradito un cambio di ruolo al quale probabilmente non pensava, una volta completato il trasferimento a Ravenna: «Per me non cambia nulla, in verità - dice Haruna - dopo se quello di terzino non è il mio ruolo di adozione ora mi sono adattato e sono felice di giocare lì. Anzi, a conti fatti va anche meglio, perché in questo momento trovare spazio da terzino è probabilmente più semplice rispetto ad un centrocampo dove ci sono tutti compagni molto validi, sia tra gli under che tra i più esperti». Haruna soddisfatto e senza rimpianti, quindi: «Esatto, la mia scelta di venire a Ravenna, effettuata assieme al mio procuratore, si è rivelata assolutamente giusta e del resto anche all’inizio avevo pochi dubbi. Sono contento per come sta andando il nostro campionato e poi qui c’è davvero un ambiente ideale, nel quale sia i giocatori più esperti che quelli più giovani si sono integrati alla perfezione e in poco tempo». Un ambiente al quale l’ex Siena attribuisce grandi meriti per l’andamento del campionato, ma senza trascurare il lavoro settimanale: «Siamo arrivati a dieci vittorie consecutive, sempre difficili da mettere assieme, una dopo l’altra. Secondo me è stato decisivo il modo di lavorare durante la settimana, sempre al massimo allenamento dopo allenamento, e poi questa squadra ormai ha la mentalità giusta per giocare solo per vincere». Flash finale sul rapporto con Dossena: «Con lui mi trovo alla grande, si lavora benissimo ed è sempre a disposizione per ogni tipo di problema. Penso di essere cresciuto anche grazie a lui e in questo momento posso dire che l’Haruna che è arrivato a Ravenna non era come quello che sta vivendo queste giornate, e comunque si può sempre migliorare».

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