Calcio D, Gaburro felice: "Abbiamo fatto il Rimini" - Gallery

Dopo il 3-0 dei suoi ragazzi al Sasso Marconi, il pareggio del Lentigione a Carpi non distrae più di tanto Marco Gaburro. Si avvicina il big match del 9 gennaio in Emilia, ma l’allenatore dei biancorossi si concentra esclusivamente sui suoi: «Penso che per noi la notizia migliore sia il fatto che il Rimini abbia fatto il Rimini e abbia conquistato i tre punti. Per gli altri risultati penso che in questo momento sia un’altalena, una volta va meglio a noi, un’altra al Lentigione. Ben vengano, ma noi dobbiamo trovare sempre più conferme in noi stessi e avere la consapevolezza della nostra forza quando andiamo a giocare questo tipo di partite. Non volevo arrivare a Lentigione non potendo fare tutte le scelte. Per questo contro il Sasso Marconi ho fatto scelte mirate, ho risparmiato i diffidati. Puoi farle solo se hai un gruppo molto competitivo, i ragazzi hanno capito, sapevo che chi avrebbe giocato avrebbe sostituito più che degnamente chi era fuori, anzi si è ritagliato delle finestre accorciando i rapporti di forza coni compagni».


Poi Gaburro rivela: «Ero un po’ arrabbiato alla fine del primo tempo, poi nel secondo tempo quando si sbagliano il 4° e 5° gol non bisogna arrabbiarsi più di tanto. Prima abbiamo avuto alcuni momenti in cui siamo sembrati un po’ morbidi e sull’1-0 non va bene, eravamo in una giornata tale in cui non dovevamo assolutamente rovinarci la partita. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene e l’ultima mezzora è stata ottima, importante è stato non mollare mai sul piano del ritmo e non prendere gol. Se in qualche ripartenza non siamo stati così lucidi nel finale è Natale e glielo perdoniamo. Noi abbiamo dei grandi attaccanti, non dimentichiamo che Germinale ha fatto 35 minuti di altissimo livello contro il Seravezza. Tomassini è un ragazzo intelligente, oggi (ieri, ndr) ha fatto un gol pesante. La nostra difficoltà è tenerli vivi».
È tempo di auguri: «Faccio gli auguri di persona ma porto gli auguri da parte di tutto lo staff tecnico a voi, ai membri della società, al presidente, ai tifosi che ci stanno vicino».

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